Vincenzo Varriale: ” Il calcio giocato a porte chiuse è uno spettacolo freddo. I tifosi sono il sale di questo sport “
Vincenzo Varriale, bomber del Vico Equense 1958 è intervenuto come ospite durante la puntata web del programma calcistico della redazione di Magazine Pragma:
Sul Covid: E’ un problema che nessuno si aspettava, nelle serie inferiori sarà un problema ripartire anche perché la massima serie sta avendo difficoltà a causa di un protocollo molto oneroso.
Stadi a porte chiuse: Il calcio giocato a porte chiuse è uno spettacolo freddo. I tifosi sono il sale di questo sport perché trasmettono energia sia quando giochi in casa sia in trasferta.
I gol dalla Germania: Halland una forza della natura, è sicuramente un profilo interessante.
Un giocatore che mi ricorda molto Vieri. La strada intrapresa è quella giusta, ma per diventare un top deve vincere qualcosa di importante.
Serie A: La Juventus ha una rosa impressionante, ha tanti campioni che ti risolvono la partita. La Lazio ha un ottimo allenatore e stava facendo benissimo, ma alla fine penso che lo scudetto avrebbe preso sempre la strada per Torino.
Juve Stabia: La Juve Stabia è stata una pagina bella della mia carriera. Abbiamo vinto un campionato molto difficile con squadre attrezzate per la vittoria finale e sono ricordi che non andranno mai via.
Rastelli: è un allenatore molto preparato. Con lui avevo un ottimo rapporto e dico che quando facevano le partitine tra di noi faceva ancora la differenza. Ha dimostrato il suo valore nel corso della carriera e quest’anno a Cremona ha pagato una stagione poco felice di tutta la squadra.
Ametrano: è stato un punto di riferimento a Castellammare. Lui è un esempio di professionalità. Il fatto che in carriera abbia giocato con determinati calciatori ed in determinate squadre come la Juventus o con la Nazionale non è un caso. Con lui ho un bellissimo rapporto e mi diceva sempre che quando giocava con la Juve si avviava con largo anticipo per prepararsi al meglio. Una persona umile ed un esempio da seguire.
Alla Juve Stabia è passato anche Danilo D’Ambrosio
Quando sono arrivato alla Juve Stabia, Danilo D’Ambrosio è andato via. Ma, lo conosco bene. Si vedeva che aveva fisico e qualità e che avrebbe fatto strada.
Un calciatore che ti ha impressionato da compagno di squadra:
Tanti calciatori, difficile fare nomi, ma un nome che vorrei citare è Andrea De Florio un giocatore che con la palla faceva quello che voleva, un calciatore che avrebbe meritato maggior fortuna, un calciatore devastante.
Possibile riforma Serie B: Sta cambiando un po’ tutto , sicuramente le autorità hanno le loro motivazioni se dovessero fare questa cosa, ma onestamente io sono per il calcio tradizionale come lo conosciamo.
Vico Equense mi sto trovando bene, li avevo tanti amici. Io volevo smettere ma mi hanno convinto nel progetto. Non avevo mai giocato in promozione o eccellenza, ma è stato bello anche perché abbiamo vinto il campionato. Io ho trovato una famiglia che mi da serenità e qui si respira un calcio vero. In questo campionato non siamo partiti benissimo, perché nella stagione precedente vincevamo sempre poi abbiamo pagato il classico salto di categoria. Con l’avvicendamento in panchina di Mister Spano con Mister Ferraro ci siamo messi nuovamente in corsa perché abbiamo riordinato le idee. Mister Ferraro un allenatore da categorie superiori, un martello che tira sempre il massimo da ogni calciatore con lui ho un grandissimo rapporto. Nello spogliatoio sto cercando di portare la mia esperienza in particolare ai giovani do moltissimi consigli per crescere ossia quelli di restare sempre umili.
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