“Assassinio sul Nilo”, trama e recensione

“Assassinio sul Nilo” – Il detective Poirot (Kenneth Branagh) è ospite di Bouc (Tom Bateman) su una crociera che attraversa il Nilo, voluta dai freschi sposi Linnet Ridgeway (Gal Gadot) e Simon Doyle (Armie Hammer). La prima viene però ritrovata cadavere e Poirot si attiva per scoprire il responsabile, in una missione senz’altro non facile in quanto a bordo ci sono tante persone che di certo non amavano la Ridgeway. E il sospetto corre in primis all’ex di Doyle, Jacqueline de Bellefort (Emma Mackey).

“Assassinio sul Nilo”, recensione

Con un graduale passaparola il precedente “Assassinio sull’Orient Express” del 2017 si impose quasi a sorpresa come uno dei maggiori incassi dell’anno, raccogliendo oltre 350 milioni di dollari in tutto il mondo. Successivamente all’uscita nel nostro paese il titolo spodestò addirittura “Justice League”, raggiungendo un’ottima tenuta e ben 14 milioni di euro di incassi. Prevedibile quindi la lavorazione e l’uscita di questo sequel adattato dal romanzo “Poirot sul Nilo” di Agatha Christie, già sbarcato sul grande schermo nel 1978 e sul piccolo nel 2004.

Kenneth Branagh è ancora una volta regista e personaggio protagonista proprio nei panni di Poirot, in un cast non di primissimo piano dove a svettare senza ombra di dubbio è Gal Gadot (vista recentemente in “Wonder Woman 1984” che abbiamo recensito qui). Per esplicita ammissione di Branagh l’intenzione è quella di dare vita ad un franchise complesso attorno alla penna di Agatha Christie ed effettivamente di materiale ce ne sarebbe. La sensazione è che però già in questo secondo titolo si tenda a riprodurre a tavolino e quasi pedissequamente gli elementi che avevano condotto al successo del primo, senza preoccuparsi di mettere nuova carne al fuoco. Vanno bene gli ottimi effetti speciali ma non basta girare in pellicola, aggiungere flashback divaganti e note melodrammatiche a Poirot e dare risalto alle minoranze per sorprendere e dare un senso ulteriore al tutto. A risentirne maggiormente è ovviamente chi conosce già l’opera letteraria.

Anche la sceneggiatura di Micheal Green mostra al tempo stesso qualche buona intuizione e qualche incomprensibile passaggio a vuoto, mentre la macchina da presa guidata da Branagh rinfranca con movimenti avvolgenti e paesaggi e tramonti affascinanti. Un universo nel quale in fin dei conti comunque ci si diverte, costruito con un’ottima resa tecnica.

“Assassinio sul Nilo” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 10 febbraio 2022.


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