TORRE DEL GRECO – Un titolo provocatorio per un progetto letterario capace di mescolare teatro, letteratura, fotografia e attivismo femminile. Vagina Stories – Non è un libro del cazzo è stato presentato ieri presso il CoBar Stecca, all’interno dei suggestivi spazi dei Molini Meridionali Marzoli.
L’ideatrice del progetto, l’attrice, regista e sceneggiatrice Giulia Conte ha raccontato la genesi della raccolta: «Come sempre, procedo al contrario. Mi spiego meglio! Di solito nasce prima il libro e poi arriva lo spettacolo. Per Vagina Stories è successo esattamente il contrario. A marzo abbiamo portato in scena “Alcuni monologhi delle vagine” in un teatro piccolissimo. Lì, a pochi metri dal pubblico, abbiamo percepito la forza dell’immedesimazione. Le donne si riconoscevano in quelle storie, ridevano, si commuovevano, reagivano. Da lì, l’idea di trasformare quei monologhi in un libro aperto al contributo di chiunque volesse raccontarsi».
L’antologia è composta da ventidue voci ed è arricchita dalla prefazione di Viola Ardone, una delle penne più sensibili della narrativa contemporanea, oltre che dal contributo visivo della fotografa Elisabetta Fernanda Cartiera, i cui lavori possono essere visualizzati tramite un QR code presente all’interno del volume.
Vagina Stories, un libro che scardina tabù e restituisce voce, corpo e verità alle esperienze femminili
A moderare l’incontro è stata Giusy Somma del collettivo dell’Associazione Alegria, che ha rilanciato le parole usate dal CoBar Stecca nel presentare l’evento: «Ironico, crudo, liberatorio. È un libro che scardina tabù e restituisce voce, corpo e verità alle esperienze femminili».
Durante la presentazione sono intervenute nove autrici in rappresentanza del collettivo di donne che ha dato vita al libro. Alcune hanno letto i propri testi offrendo uno spaccato variegato e potente della condizione femminile oggi: dal monologo ironico sulla menopausa a quello che affronta la mancata maternità, passando per la scoperta del piacere femminile, per il racconto doloroso delle mutilazioni dei genitali femminili – e ancora: il primo ciclo, il corpo che cambia, la rivendicazione delle milf e tanto altro ancora.
Un mosaico di esperienze dove si ride, si riflette, ci si commuove e ci si indigna. Un libro “da spiaggia, da treno, da comodino”, un libro che parla a tutti, uomini e donne, giovani e adulti.
A pubblicarlo è Utopia Edizioni, realtà editoriale che continua a dare spazio a voci nuove e fuori dal coro.
Vagina Stories non è soltanto un libro: è una dichiarazione d’indipendenza, un grido collettivo, un gesto di libertà; è un libro che non chiede il permesso perché ogni parola scritta, ogni voce condivisa, è un atto di coraggio che reclama spazio, dignità e verità in un mondo che per troppo tempo ha imposto e impone ancora il silenzio.