Il violento ciclone Boris, che ha investito l’Emilia-Romagna nelle ultime 48 ore, continua a provocare gravi disagi nella regione. Oltre ai danni causati dalle forti piogge, che hanno superato i 350 millimetri in alcune zone, l’intera rete di trasporti è stata messa in crisi. Numerosi treni sono stati cancellati, soprattutto nelle tratte tra Ravenna e Forlì-Cesena, mentre diverse strade sono state chiuse per allagamenti o frane.
Emilia-Romagna, maltempo paralizza trasporti: treni cancellati e strade chiuse. Musumeci: “Stato di emergenza in valutazione”
L’ondata di maltempo ha costretto molte amministrazioni locali a prendere provvedimenti urgenti per garantire la sicurezza pubblica. A peggiorare la situazione, le tracimazioni di fiumi e bacini hanno isolato alcune zone rurali e reso difficoltosi i soccorsi.
Il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha valutato la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza per le zone più colpite: “Stiamo valutando lo stato di emergenza”.
Oltre ai volontari già presenti sul campo, sono attese nuove forze per far fronte alla crisi. La popolazione colpita continua a vivere nell’incertezza, mentre le previsioni meteo non sembrano promettere un rapido miglioramento. Intanto, per domani è stata confermata l’allerta rossa in diverse aree della Romagna e del Forlivese, le zone più colpite.