Napoli, c’è un indagato per l’incidente in kayak


Un’imbarcazione di 18 metri ha travolto un kayak nelle acque di Posillipo, Napoli, il 9 giugno causando la morte di di Cristina Frazzica, 30 anni. La ragazza era su un kayak insieme a Vincenzo Leone, avvocato napoletano di 33 anni.

L’indagato

Guido Furgiuele, anche lui avvocato e figlio del noto penalista Alfonso Furgiuele, è indagato per omicidio colposo.

La versione di Furgiuele

Ha raccontato la sua versione dei fatti al Corriere del mezzogiorno, sottolineando che la barca si trovava a circa cinquecento metri dalla riva e che la sua imbarcazione non è “un motoscafo velocissimo”, come affermava Leone. L’indagato si è detto pronto ad assumersi la responsabilità dell’incidente se venisse accertato che la ragazza sia stata travolta dalla sua imbarcazione.

L’accusa

Ora l’accusa è di omicidio colposo, non più omissione di soccorso. Il corpo della vittima è stato recuperato dai sommozzatori, apparendo irriconoscibile.

La ricostruzione di Leone

Vincenzo Leone ha dichiarato che Cristina Frazzica ha visto lo yacht avvicinarsi e ha urlato prima dell’impatto. Leone si è lanciato in acqua e ritiene che l’imbarcazione gli sia passata sopra. Ha aggiunto che la barca aveva murate altissime, rendendo difficile vedere chi fosse alla guida.

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