Pompei, sembrava una fiction. Taranto: “Coincidenze davvero impressionanti”

Pompei, Piazza Bartolo Longo. Una valigia abbandonata sul sagrato del Santuario della Madonna del Rosario. L’allarme per un possibile attentato. L’intervento dei Carabinieri, poi le transenne che chiudono l’area, l’arrivo dei Vigili del fuoco e degli artificieri. È quanto accaduto ieri.

In molti, che avevano letto l’ultimo romanzo del giornalista Giovanni Taranto“Mala fede”, pubblicato da Avagliano editore – si sono chiesti se per caso non fossero iniziate le riprese per una fiction sulle indagini del Capitano Mariani perché nel giallo ambientato a Pompei la scena appare identica in ogni dettaglio. Una precisione quasi imbarazzante.

A tal proposito abbiamo provato a sentire Taranto.

In realtà la scena non è perfettamente identica – spiega Taranto – perché nel caso che si è verificato ieri si trattava di una piccola valigia, un trolley. Nel mio romanzo, invece, si parla di uno zainetto; ma, a parte questo, le coincidenze sono davvero impressionanti, anche nella conclusione degli eventi”.

In effetti, in entrambi i casi, fortunatamente non ci sono stati tragici esiti. In Piazza Bartolo Longo si è scoperto che si trattava davvero di un bagaglio dimenticato da qualcuno. Dunque, un falso allarme.

  • Nel libro, invece?

“Nel mio giallo, invece, un falso allarme non è, anche se la cosa non porterà a causare ferimenti o peggio. Diciamo che nella trama di ‘Mala fede’ si tratta di un evento che sarà molto strettamente legato alle indagini del Capitano Mariani su un clamoroso furto avvenuto in Santuario, e su un doppio rapimento. Ma non sveliamo di più, per non spoilerare troppo”.

La descrizione degli eventi nel libro è veramente molto aderente a quanto si è verificato ieri in Piazza Bartolo Longo: le procedure operative, la sequenza degli interventi di messa in sicurezza, il protocollo d’azione degli artificieri – dettagli che denotano una profonda conoscenza dell’autore su scenari reali, conoscenza maturata nei decenni di presenza accanto alle forze dell’ordine.

Ecco  dunque perchè gli scenari, le descrizioni e l’intero impianto dei romanzi di Taranto risultano particolarmente realistici tanto da coinvolgere e proiettare i lettori nel cuore dell’azione.

Nel mio ‘Mala fede’ l’episodio dell’allarme bomba in Piazza Bartolo Longo è legato all’azione di chi nel libro ha la parte dell’antagonista del Capitano Mariani. – commenta ancora lo scrittore – Nella realtà, ieri, a Pompei è invece scattato il protocollo di sicurezza previsto nei casi di sospetto rischio attentato. E la cosa ha funzionato. Con i recenti sviluppi di cronaca internazionale, gli eventi bellici, e l’acuirsi del rischio terrorismo legato a quegli scenari, il livello di attenzione si è innalzato, anche perché luoghi come il Santuario o gli Scavi di Pompei, ad esempio, sono considerati obiettivi sensibili per la presenza di importanti concentrazioni di turisti e fedeli, anche di diverse nazionalità. I Carabinieri hanno agito con grande professionalità nel non sottovalutare la possibile natura critica dell’episodio”  – aggiunge Taranto che ben conosce i protocolli di sicurezza essendo uno degli operativi del Gruppo di Fatto della sezione pompeiana dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

  • Avresti dato l’allarme allo stesso modo se fossi stato tu a individuare quella valigia sospetta?

“Certamente sì. Ovviamente seguendo i protocolli operativi, che, in quanto volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ci avrebbero indotto a contattare immediatamente il Comando di Stazione dell’Arma sul territorio e avvertire le altre forze dell’ordine. Sicuramente, con i colleghi, ci saremmo premurati di far sgomberare l’area immediatamente per motivi precauzionali. Poi, non appena fossero arrivati sul posto i militari della Stazione di Pompei, tutto sarebbe passato alla loro gestione dell’evento”.

‘Mala fede’ è un giallo che esplora la presenza del satanismo a Napoli e nel Vesuviano, e allo stesso tempo punta un faro sul rapporto distorto delle mafie con la religione. Un romanzo che propone anche un’attenta narrazione di eventi reali che hanno segnato il profondo percorso di fede e nuova conversione di Bartolo Longo, una delle figure più carismatiche del cattolicesimo vesuviano, il cui passato oscuro è ignoto ai più.

mala fede di giovanni taranto

Il libro, disponibile in tutte le librerie e su Amazon, ha già vinto il premio nazionale Meridies per la letteratura ed è stato acquisito a catalogo dalla biblioteca di Harvard, all’università di Cambridge, oltre ad essere al centro di un tavolo tecnico in Senato come esempio di letteratura capace di veicolare correttamente i temi della legalità e della lotta al crimine.

(foto dalla pagina Facebook del Comune di Pompei)

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