Si conclude oggi 21 Marzo la nostra Maratona di Versi con la pubblicazione dei versi del nostro redattore capo Maria Pia Nocerino
Per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia che ricorre oggi 21 Marzo, nei giorni scorsi abbiamo pubblicato i componimenti poetici di diversi autori ai quali esprimiamo il nostro sincero ringraziamento per aver offerto il loro contribuito al nostro progetto.
In particolare ringraziamo:
- Carlo Avvisati, giornalista, poeta e scrittore, grande conooscitore di archeologia;
- Pellegrino Capuano, poeta federiciano, Operatore Socio-Assistenziale psichiatrico
- Gigi Longobardi, attore e poeta “tormentato”
- Francesca Innocenzi, poetessa, giornalista e autrice
- Maddalena Venuso, giornalista, poetessa e archeologa
Giornata mondiale della Poesia in compagnia di Maria Pia Nocerino
Maria Pia Nocerino (Torre del Greco, 1972), giornalista e autrice, vincitrice di diversi concorsi letterari. Madre di Riccardo (21 anni) e Chiara (18 anni), trascorre le sue giornate dividendosi tra impegni familiari, impegni professionali e sogni da rincorrere.
Di seguito i suoi componimenti. Buona lettura!
A MIA FIGLIA
Sedotte dalle pagine di un libro
l’una accanto all’altra
in assoluto silenzio.
Dialogo d’infinito amore.
LA VIA FRANCIGENA
Uno zaino in spalla
colmo di sogni e di aspettative.
Lungo il cammino
insoliti effluvi rapiscono il mio spirito
primitive armonie catturano la mia attenzione
nuovi incontri trascinano la mia emotività.
Un passo alla volta
e la mia anima cresce e dà frutti
la mia mente si evolve ed accarezza nuove prospettive
il mio cuore risplende e diffonde luce intorno a sé.
Uno zaino in spalla
colmo di ispirazioni e di esperienze vissute.
PALINURO
La luce della luna riflette sul soffitto
bianchi occhi orientali.
Nel cortile
un gatto lecca le sue ferite
distratto come me
da bianchi sorrisi
che sottili, si spezzano sotto la scogliera.
Immerso in questa quiete primordiale
il mio cuore
si libera del suo freddo alambicco
e lesto e leggero
riaffiora il mio antico amore.
SARNO
(alle vittime dell’alluvione del 5 Maggio 1998)
Quel fango che vedi laggiù
…piccolo mio
…erano uomini e donne
occhi azzurri e capelli ricci,
minigonne e sandali,
risate, pianti e strette di mano,
incontri,
camicie sudate, fronti sudate,
speranze,
mamme, mogli, medici
anime innocenti,
delinquenti e sciacalli,
occhi misericordiosi…
Poi,
tutto è divenuto un’ unica amalgama
…Preghiera
…Morte
RUSCELLO
Rumori di ricordi sfrangiati
destano il mio animo assopito
e, inaspettatamente
scivolano nel mio petto confuso
la tua voce, il tuo sorriso
e persino quel tuo legnoso odore
che io credevo naufragato
insieme al nostro ultimo sospiro.
HAIKU
***
Incredulità,
nella penombra
occhi tremuli
***
All’orizzonte
non soltanto un ponte
pelli ubriache