Secondo i dati Istat in Italia ci si sposa sempre meno ed in età più matura, ma c’è un altro dato che forse non tutti conoscono ancora e che è molto interessante. Si tratta del trend delle nozze sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale. Una riscoperta delle cose genuine e fatte in casa, senza badare troppo alle cerimonie, ma da vivere come un momento di festa ed amore.
Organizzazione non così facile da realizzare tout-court, per cui c’è chi, soprattutto negli Stati Uniti, segue totalmente questa tendenza e riesce nell’intento, mentre da noi si cerca di dare comunque un tocco green al giorno più bello della propria vita senza essere troppo drastici. Basta seguire alcuni suggerimenti per evitare esagerazioni e sprechi, dalla scelta della location al buffet, dagli allestimenti a tutti gli altri dettagli per renderlo perfetto.
In primo luogo, la scelta della location deve evitare l’uso di auto private e la creazione di traffico, riducendo l’impatto ambientale che ne consegue. L’ideale è che sia raggiungibile a piedi, vicino alla chiesa o al comune dove si svolge la funzione, meglio ancora se il tutto può essere concentrato nello stesso posto. In Italia abbiamo tanti piccoli borghi antichi, atti a questo scopo, dove è possibile organizzare tutto il matrimonio, compreso il pernottamento, senza doversi spostare.
Il vestito della sposa può essere noleggiato, oppure comprato usato in un outlet, può essere riadattato riciclando quello della mamma o può essere fatto confezionare da una sarta comprando direttamente tessuti naturali come la canapa, la seta brunetta, il cotone da coltivazione controllata. Se invece si vuole comprare un abito confezionato, allora sarà meglio optare per un vestito sobrio da sera riutilizzabile con qualche piccola modifica ed un paio di scarpe che si possano indossare anche in altre occasioni.
Per inviti e partecipazioni, la soluzione migliore è sicuramente quella di utilizzare un invito elettronico in modo da risparmiare carta, inchiostro e tempo, ma se non si vuole rinunciare a quelle cartacee, allora che siano realizzate con carta riciclata o ecologica e stampate con inchiostro di soia. C’è una terza opzione che è quella delle partecipazioni solidali, realizzate da enti benefici come la Lega del Filo d’Oro. Personalizzabili nel colore e nella grafica, sono complete di buste ed è possibile inserirvi l’invito del dopo cerimonia. Un modo per non sprecare soldi, ma investirli in una buona causa.
Le bomboniere, a meno che non si scelga di non farle e devolvere l’intero budget in beneficenza, possono essere realizzate da botteghe equo e solidali o cooperative sociali, come bottigliette di vino sfuso, liquori artigianali, vasetti di marmellata, miele, prodotti tipici locali e biologici, spezie ed erbe aromatiche; per i confetti, basterà metterli in una cesta con un cucchiaio e ognuno si prenderà quelli che vuole.
Il pranzo di ricevimento, rigorosamente bio e a km zero, dovrebbe essere a base di prodotti originari della regione in cui ci si sposa. Piatti semplici, meglio se a buffet con cibi cotti al momento, per evitare sprechi e con bevande alla spina per ridurre al minimo l’impatto di vetro e plastica. Da non dimenticare ovviamente la raccolta differenziata, fondamentale in questi eventi. Meglio scegliere di organizzare una cerimonia di giorno per sfruttare al massimo la luce del sole o, in caso di evento serale, optare per le candele che, oltre ad essere ecologiche, sono anche molto scenografiche.
No ai fiori recisi, ma meglio piante vive che possono essere riutilizzate o fiori di carta riciclata o di seta. In ogni caso è preferibile usare le stesse decorazioni sia per la cerimonia che per il ricevimento.
Per i matrimoni ecosostenibili esiste infine la possibilità di realizzare eticamente anche le fedi, con un oro senza sfruttamento della manodopera ed inquinamento ambientale.
