Violenza contro le donne – La convivenza forzata durante il lockdown ha contribuito ad aggravare una situazione di per sè già preoccupante. Secondo i dati dell Istat, nel 2020 le richieste di aiuto giunte al 1522 (il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking) sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019.
Violenza contro le donne, richieste d’aiuto in aumento da parte di giovanissime
Dal rapporto Istat è emerso che, rispetto agli anni precedenti, sono aumentate le richieste di aiuto da parte di giovanissime (fino a 24 anni di età) e di donne con più di 55 anni.
E’emerso altres’ che la violenza contro le donne viene perpetrata soprattutto per mano del partner (57,1% nel 2020. Desta preoccupazione il numero in aumento di casi in cui il responsabile è un familiare come genitori,ì o figli (18,5% nel 2020, contro il 12,6% nel 2019).
Significativo il fatto che il picco di richieste di aiuto si sia verificato il 25 Novembre, giorno in cui si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne.
“La Giornata del 25 novembre sembra agire sulle vittime come “effetto motivazionale” nella ricerca di un supporto esterno. La spinta rappresentata da questo stimolo esterno è peraltro osservabile dalle risposte che le donne vittime forniscono alla domanda relativa alla frequenza della violenza subita. Oltre la metà delle donne dichiara infatti che la violenza dura da anni (68% nel 2018, 69% nel 2019 e 58% nel 2020) o da mesi. Questa giornata rappresenta dunque per le vittime una spinta a uscire dall’isolamento” – osserva l’Istat.
Essenziale l’attività svolta dai centri antiviolenza e delle Case rifugio.
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