Il Napoli batte il Torino nel segno di Zambo!

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Il Napoli batte il Torino nel segno di Zambo!

Il Napoli vince anche contro il Torino. Vittoria importante per i ragazzi di Luciano Spalletti:

Spalletti dimostra di tenere molto al campionato, perché schiera la formazione titolare contro l’ostico Torino di Juric, limitandosi a sostituire Osimhen con un Raspadori reduce dai due gol realizzati in nazionale e forse per questo preferito a Simeone. Il gol iniziale di Anguissa, su splendido nuovo assist di Mario Rui, con un colpo di testa ben assestato che annichilisce Milinkovic, facilita il compito del Napoli che però, pur realizzando altri due gol nel primo tempo, non può rilassarsi a gestire la partita perché Sanabria alla fine dello stesso segna di piede e nel recupero avrebbe potuto fare un altro gol di testa, con la palla che fortunatamente sfiora solo il palo alla sinistra di Meret. Insomma è stata una prima frazione molto intensa e divertente con un Aguissa sugli scudi che, dopo il gol contro il Liverpool, riesce a segnare anche di piede un grande raddoppio, dopo aver percorso decine di metri da solo palla a piede, in un’azione di ripartenza, realizzando in solo colpo una doppietta in meno di un quarto d’ora, dopo essere stato l’intera scorsa stagione all’asciutto. È molto bello anche il terzo gol di Kvaratskhelia, per certi versi simile al secondo di Anguissa, ma forse più interessante ancora tecnicamente per l’azione personale e il tiro di precisione, che come un tocco di biliardo tocca il palo alla sinistra di Milinkovic e finisce in rete. Oltre i gol vanno segnalati un paio di parate importanti dei due portieri rispettivamente su Vlasic e Raspadori e i minuti finali impressionanti di Sanabria, che avrebbe potuto realizzare anche lui una doppietta in pochi minuti come Anguissa, realizzando comunque il gol, che ricostruisce il senso della partita per un Torino colpito, ma niente affatto rinunciatario.

Infatti ad inizio ripresa la squadra di Juric continua ad attaccare e sfiora ancora il gol con Rodriguez e Sanabria, mentre il Napoli si limita a controllare e tentare qualche timida azione di ripartenza con Raspadori, che impegna Milinkovic. Spalletti comincia, assieme al collega, la serie dei cambi, inserendo prima Ndombele e Simeone per Zielinsky e proprio Raspadori e poi anche Lozano, reduce dalle trasferte internazionali con il suo Messico, per Politano, che non era in perfette condizioni dopo l’infortunio di Milano, ma che comunque anche in questa gara non ha demeritato, sfiorando persino la quarta segnatura prima di uscire. Juric nell’ultimo quarto della gara si affida ad Aina sugli esterni e ad Adopo in difesa, dopo essere stato espulso per una protesta plateale in seguito ad un fallo di Rui su Singo. Il forcing del Torino si fa insistente e il Napoli si chiude troppo in difesa, non riuscendo più ad essere pericolo nelle azioni di contropiede e il nazionale kosovaro Rrhamani, dato per incerto prima della gara è costretto ad un paio di interventi importanti in difesa. Solamente Lozano prova a rendersi pericoloso e Spalletti capisce che per non correre rischi nel finale deve inserire forze fresche, optando per Elmas ed Olivera per Kvaratskhelia e Mario Rui, ancora una volta uno dei migliori della sua squadra.

Il merito della vittoria dunque va diviso equamente tra tutti i reparti, soprattutto meritano un encomio i difensori e lo stesso Meret, che compie un’altra grande parata su Radonijc, mentre anche in questa partita il sud coreano Kim Minjae dimostra il suo valore e Di Lorenzo si conferma calciatore di ottimo livello, come si è notato anche nelle gare della nazionale perché oltre a marcare bene, riesce a rendersi molto incisivo in attacco, sfiorando la rete, come pure Lozano che impegna severamente Milinkovic, al termine di ripartenze finalmente ficcanti. Nel lungo recupero il Torino non riesce a ripetere il finale del primo tempo, finendo più per difendersi che per attaccare ancora, ma esce a testa alta dal San Paolo Maradona perché evita di subire una goleada, che dopo i tre gol del Napoli sembrava inevitabile. Ora la squadra di Spalletti deve conservare la giusta determinazione per affrontare nel modo migliore sia l’impegno di Champions ad Amsterdam contro l’Ajax, che quello altrettanto importante di Cremona domenica prossima in un campionato, che al momento parla molto napoletano.

Di Gianfranco Piccirillo

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