Henri Cartier Bresson: la fotografia e l’arte


Palazzo delle Arti di Napoli (Pan): una mostra dedicata al maestro della fotografia Henri Cartier-Bresson.

La mostra è stata promossa dal comune del capoluogo campano e proposta e finanziata dall’associazione ACM Arte Cutura Mostre in collaborazione con la Fondazione Henri Cariter-Bresson e Magnum, sostenuta dal Pastificio dei Campi. Resterà al Pan dal 28 aprile al 28 luglio 2016.

E’ un incontro speciale quello con Cartier-Bresson, che necessita di tempo, di rallentamenti, al contrario di come si fa normalmente nella routine di ogni giorno. Spesso si trovano delle panche davanti alle opere d’arte; per guardare e osservare, prima il generale e poi il particolare. Insieme, se ci si riesce, a vedere le opere di questo grandissimo “occhio” del secolo scorso.

Henri Cartier Bresson ha trascorso una lunghissima vita (nato nel 1908 è morto a 96 anni nel 2004) dietro una macchina fotografica. Un cimelio la sua prima Leica 1, che lo avrebbe seguito in moltissimi reportages nei primi anni della carriera, dopo che aveva deciso di abbandonare la pittura, suo primo amore. Attraversa tutto il ‘900, e si affaccia nel nuovo millennio dopo aver ritratto i più grandi di sempre, da Ghandi a Marilyn Monroe, da Truman Capote a Coco Chanel, da Marcel Duchamp a Martin Luther King, e la lista potrebbe essere ancora lunghissima.

Dopo essere sopravvissuto alla II guerra mondiale (lo avevano persino dato per morto, e gli avevano anche dedicato una mostra postuma al , di New York!) fonda, con altri quattro maestri della fotografia (Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert), la Magnum Photos, che diventerà la più importante agenzia fotografica. Cartier-Bresson diventa, così,  il testimone del suo tempo, inventa il foto-giornalismo, viaggia nei 5 continenti. Le sue foto finiranno sulle pagine di riviste famosissime come Vogue, Life, Queen e molti ancora.

È il primo fotografo ammesso in Unione Sovietica nel 1954 all’inizio della Guerra Fredda.

La mostra al Pan si intitola “The Mind’s Eye”, l’occhio della mente e racchiude 54 fotografie. Molte sono le immagini carpite dal maestro nei suoi viaggi in tutti i continenti: dalle donne brasiliane alle danzatrici balinesi, dai landscape metropolitani fino alla foto riprodotta nel flyer della mostra. Scatti rubati, forse, tra i tanti scatti pensati e provati chissà quante volte. Tra gli scatti di Cartier-Bresson a personaggi famosi, in mostra a Napoli i ritratti del pittore Henri Matisse, dei Coniugi Curie, del filosofo Jean Paul Sartre e dello scultore Alberto Giacometti, opere che, sebbene in minima parte, rendono l’idea dell’opera del maestro, precursore del foto giornalismo.

Unica nota dolente: la politica adottata dagli organizzatori della mostra (un’associazione privata), in virtù della quale si prevede ingresso a pagamento a 5 euro, e nessuna gratuità per disabili, né per studenti, né per bambini (se non un quanto mai esiguo sconto di 1€ ).

articolo a cura di Alessandra Albanese

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