Dignità Autonome di prostituzione al Teatro Bellini di Napoli dal 17 al 31 dicembre.
“Mi paghi prima. E anche dopo, se ti è piaciuto”
E’ alla sua nona edizione,la sesta al teatro Bellini, Dignità Autonome di Prostituzione,uno spettacolo che azzera i confini spettatore-palco.
Senz’ altro, questa rappresentazione di Luciano Melchionna, format ideato da lui e Betta Cianchini è rivoluzionario dall’ inizio alla fine.
Una casa di prostituzione ossia un bordello, è il luogo deputato allo svolgimento di questo spettacolo nella commedia.
Difatti, il teatro Bellini è completamente trasformato in un grande e accogliente bordello, una casa chiusa dell’Arte, ma gli spettatori non sono solo testimoni paganti, perché spariscono le poltrone ed il palco diventa il teatro stesso.
Sarete coinvolti dall’inizio alla fine. Nulla è per caso, dal foyer del teatro e ancor prima d’entrare in platea, i protagonisti (attori, ballerini, cantanti, performer) vi caleranno in una dimensione diversa, fatta di musica, di recitazione, di umanità dolente; quale appunto quella che si nasconde fra le mura di un bordello.
All’ ingresso insieme al biglietto saranno dati in dotazione dei “dollarini”.
Pensavate d’entrare senza pagare per le prestazioni di cui usufruirete?
Serviranno a scegliere il vostro o la vostra preferita, pattuirne il prezzo delle singole prestazioni “pillole di piacere” e insieme con altri, in piccoli gruppi li seguirete nell’ intimità di una stanza, dove assisterete a performance recitative di spessore.
Come quella de l’Arghentino in “Uno Nessuno centomila” , convincente,pezzo difficile,un bravo Ivano Piccialo,o “La belle du jour” storia di una prostituta. Nel ruolo de ‘A francese, il suo nome d’arte, una giovane, sensuale, erotica ed elegante Sylvia de Fanti. Si sa, è buona norma com’era nelle vere case chiuse, avere un nome alternativo. Fuori da lì nessuno doveva conoscere la loro storia, lì si vedeva l’umanità più vera, figlia d’ingratitudini, di dolore, di persone non omologate allo status-quo dei benpensanti, con tutti i suoi graffi e le sue brutture.
Puoi, scegliere un paffuto ‘O pesce ovvero Nicola Sergianni in “La sacra rivoluzione”, l’infelice condizione del membro maschile, la cui triste sorte gli ha affidato un uomo di chiesa. E poi lui, il Militargay ossia Sandro Stefanini, interpreta con quale tragedia era vissuto e forse lo è ancora oggi, la condizione dell’omosessuale durante la visita di leva. Introspettivo, intrigante, coinvolgente interpretazione. Particolare e intimista l’incontro con Laraccontoduepunti, ossia Momo (Simona Cipollone) attrice e cantautrice atipica, che riesce in qualche modo a catapultarti sempre nella sua dimensione. Più tardi si esibirà anche in un suo brano dal titolo “Non ricordo”. E chi vi scrive, è riuscita a vederne solo cinque di stanze del piacere, volentieri tornerebbe a ripercorrere quelle scale, i suoi salotti, i suoi sottotetti, in silenzio e senza disturbare chi in altre stanze consumava “pillole di piacere”. E come buona consuetudine, finita una prestazione, si torna nel salone della casa ossia in platea, si riprende a pattuire la nuova prescelta/o, sempre che qualcun altro di loro non vi convinca prima, appena uscito da una stanza.
Giù a intrattenere i clienti “Papi Melchionna”, dirige la sua “strana famiglia” nell’ esecuzione di brani musicali e balletti.Musicisti,cantanti, ballerini,attori conquistano il pubblico,giovani talentuosi non improvvisati ma professionisti.
Qualora i “dollarini” finissero potrete prenderne al botteghino, altrimenti visiterete poche stanze del piacere.
Sarete protagonisti, spettatori, cantanti, ballerini improvvisati, vi porteranno in un vortice di sorrisi, emozioni, riflessioni fino ad accompagnarvi all’ uscio del teatro e vi saluteranno implorandovi di non andarvene,cosi non ne troverete in nessun altro spettacolo.
Questo è diverso, è un bordello, è la Casa chiusa dell’Arte e il cliente qui è sacro finché paga.
Dignità Autonome di Prostituzione,è un grande lavoro,tante sinergie che solo grazie alla professionalità riescono a rapire il pubblico a lungo. Chi lo vede ne parla per giorni,lo consiglia e lo rivedrebbe ancora . Verrete catapultati in una grande parco a tema ,un villaggi turistico in cui dovete solo lasciarvi andare, seguire il flusso delle vostre emozioni,lasciare che il sorriso rimanga libero sul vostro volto.
Tutta la macchina organizzativa merita un ovazione, i costumi seducenti,usurati,vissuti di Michela Marino;le luci un caleidoscopio di colori, merito di Camilla Piccioni,Salvatore Palladino,Gianni Caccia;gli assistenti alla regia Andrea Caiazzo, Sara Esposito e Maria Cristina Spano, e di tutti quelli che contribuiscono a mettere in scena questo grande spettacolo.
Questo anno Dignità autonome di prostituzione,vi dà la possibilità di trascorrere la notte di Capodanno con loro. Non ve ne pentirete,un Capodanno cosi non lo dimenticherete più.
Foto e video:Angela Garofalo