Sancarluccio Unplugged festival-musica a nudo, mercoledì 23 dicembre ha visto sul palco un ospite d’eccezione, Fausto Mesolella in “Le parole suonate”.
Luogo deputato è il Nuovo teatro Sancarluccio di Napoli dove il “Sancarluccio Unplugged festival-musica a nudo” con la direzione artistica di Jennà Romano, vuole essere un appuntamento seriale che propone musica acustica suonata dal vivo e col solo ausilio di apparecchi atti ad amplificare gli strumenti musicali, senza modificarne le caratteristiche del suono naturale.
Al suo secondo appuntamento questo festival, ha presentato Fausto Mesolella e il suo one man show di due ore no stop dal titolo “Le parole suonate”.
Lunga e corposa è la sua carriera, d ’altronde chi vanta oltre cinquant ’anni di musica, va da se che propone un concerto fatto di tante variabili, dall’ esecuzione di testi musicati da lui, a collaborazioni, a brani universalmente conosciuti.
Chitarrista, compositore, arrangiatore, cantante; quest’ultima la più recente evoluzione. Canta testi che ha musicato,o meglio poesie, opere preziose dello scrittore Stefano Benni, racchiuse in un prezioso lavoro dal titolo “Canto Stefano”. E da oltre un anno lo porta in giro per l’Italia, alternandolo alle tante date e artisti con i quali collabora.
Pubblico attento e d’intenditori quella della serata del 23 dicembre dove in un clima natalizio ha voluto regalarsi musica quella d’autore. Le dita di Fausto Mesolella hanno giocato sulle corde dell’Insanguinata,la sua preziosa compagna, la chitarra a cui è maggiormente legato,regalando ancora una volta uno spettacolo unico.
Si presenta col suo basco nero, quasi una divisa o un amuleto verrebbe da pensare.
L’atmosfera che si crea da subito rimanda ai piccoli club, dove si ascolta musica d’autore, atmosfere d’altri tempi, e qui bisogna dire che nel Nuovo teatro Sancarluccio, trova la sua location ideale.
“..Io non voglio morir artista
Accucciato come un vecchio cane
Sotto il trono de re di danari…”
Apre con questo brano “Quello che non voglio “omaggio a Fabrizio De Andrè dall ’album “Canto Stefano”.Un testo che è il lascito musicale di qualsiasi artista. Entra ed esce da ritmi armonizzandoli e vestendoli alla Mesolella, l’ haute couture della musica, potremmo definirlo. E’ Intenso nei suoi lunghi viaggi musicali all ’interno di brani come “Libertango”, o a classici immortali del panorama partenopeo e mondiale quali “Reginella”, e poi ancora.
“..Era all ’ inizio un piccolo cuore
Che linfa e destino premeva a fiorire
Spalancò i petali ,e fu bocca e cratere
Fuggirono parole,baci ed ore…”
La delicatezza di “Tulipani” da “Canto Stefano”, e poi spiccare il volo su “Imagine“ ancora solo chitarra, e poi “Mary” brano della cantautrice Bianca d’Aponte, il cui festival a lei titolato, dedicato al cantautorato femminile nazionale, lo vede alla direzione artistica da ben undici anni .
“..Te ne vai con la tua solitudine, Alfonsina
Che poesie nuove andasti a cercare?..”
Canta ancora, un testo conosciutissimo nel mondo che emoziona sempre “Alfonsina y el mar”; pochi sanno che fu scritto per Alfonsina Storni, italiana del Canton Ticino emigrata con la sua famiglia all ’età di quattro anni in Argentina. Ebbe una vita travagliata poiché ogni sua scelta non rispecchiava i canoni del tempo, ma visse con la ferma convinzione di essere indipendente. Scrittrice, giornalista, drammaturga famosa, in seguito ad un brutto male decise per il suicidio, evento che ispirò “ Alfonsina y el mar” di Ariel Ramìrez e Fèlix Luna.
Chiude con “Silent Night” immancabile brano in questi giorni di festa, ringrazia e non proferisce parola, la cosa ci incuriosisce e a fine concerto glielo chiediamo.
-Come mai è stato in silenzio sul palco, eccetto quando cantava?
FM: Ho deciso che sul palco mi esibirò sempre cosi, quale forma di protesta per aver chiuso un altro spazio alla musica. Mi i riferisco al programma musicale “Ghiaccio Bollente” condotto da Carlo Massarini su Rai5.
E’ cosa tristemente nota che sempre meno spazio e voce viene dato all’arte nel nostro Paese.
Vi ricordiamo i prossimi appuntamenti al Nuovo teatro Sancarluccio con “Sancarluccio Unplugged festival-musica a nudo” :
30 dicembre: Patrizio Trampetti e Francesco Tancredi in “..di Brassens e altre storie”
6 gennaio :Nino Buonocore in “Live acustico”
13 gennaio: Daniele Sepe “Live acustico”.
Foto :Fiorella Passante