Omovies@School – Dal 21 al 28 giugno si terrà il festival internazionale che coinvolge giovani e scuole: nelle giurie studenti da istituti di Napoli e Milano. Coinvolti nella selezione i volontari del Servizio Civile Universale, traduzioni a cura degli studenti dell’Università L’Orientale di Napoli e l’Università degli studi di Catania
Omovies@School, il cinema che previene bullismo e violenze di genere
Prevenire il bullismo omofobico, le discriminazioni e le violenze di genere attraverso il cinema. Questo l’obiettivo di iKen Onlus attraverso il progetto Omovies@School, Festival Internazionale di Cinema rivolto alle scuole e ai giovani, che si propone come incubatore culturale per la promozione di opere realizzate sia da registi che dalle scuole secondarie di primo e secondo grado di ogni parte del mondo.
La prima edizione del festival, con la direzione artistica di Carlo Cremona, si terrà dal 21 al 28 giugno, con i film disponibili gratuitamente per gli studenti di tutto il mondo sulla piattaforma www.omoviesonline.com. Il gala premiazione è in programma lunedì 28 al teatro Sannazaro di Napoli alle ore 18.
“La scuola ha l’onere delle politiche di prevenzione”
“Abbiamo usato il simbolo ‘@’ come connessione tra linguaggio cinematografico e quello giovanile – ha spiegato Cremona – uno scambio osmotico che vede da una parte la settima arte entrare nelle scuole come educational per docenti, dirigenti e studenti, e dall’altra le scuole protagoniste nella realizzazione di opere che denunciano il bullismo nella scuola per prevenirlo. La scuola ha l’onere delle politiche di prevenzione, e con il festival permettono di partecipare ad una vetrina internazionale gli studenti che diventano protagonisti anche nei ruoli di attori, registi, sceneggiatori, montatori. In questo modo i giovani entrano in una rete globale tra le scuole per fare squadra, cosa che la pandemia gli ha privato. L’obiettivo è uno scambio culturale, perché in qualsiasi parte del mondo sono comprese le parole omofobia, misoginia e transfobia”.
Un festival concepito quindi per le scuole, con le scuole. Infatti, a giudicare i film saranno due giurie composte da studenti e da docenti, che dovranno stabilire le più meritevoli tra le 125 opere in concorso provenienti da 15 paesi nel mondo. La direzione artistica insieme ai volontari del Servizio Civile Universale hanno revisionato ben 4 volte tutti i film preselezionando due categorie, una dei giovani con film depurati di scene violente, esplicita, e l’altra completa per i docenti e la giuria tecnica composta da alcuni vincitori delle scorse edizioni di Omovies e professionisti del mondo dello spettacolo. Premio un’opera del maestro Pasquale Manzo raffigurante i pantaloni rosa, in memoria di Andrea Spezzacatena 15enne morto suicida per bullismo.
“Il cinema è indubbiamente luogo e strumento ideale per trattare tematiche sociali e per favorire lo sviluppo di una coscienza civile”
“Porteremo nelle scuole i temi che il decreto Zan sta cercando di far diventare legge, ossia mettere sullo stesso piano la discriminazione per orientamento sessuale, identità di genere, sesso e disabilità a quella razziale, etnica e religiosa. Crediamo che i dibattiti che ne nasceranno al termine delle proiezioni inneschino dei meccanismi virtuosi, affinché i ragazzi elaborino pensieri inclusivi che ripudiano quella violenza troppo spesso presente nella cronaca di questi giorni”, conclude Cremona.
“Compito primario della scuola è quello della formazione completa degli studenti, mediante l’acquisizione di una consapevolezza personale e della condivisione del valore aggiunto dato dalle differenze”, così Immacolata Iadicicco, dirigente scolastica dell’IIS Francesco Saverio Nitti di Portici tra i licei coinvolti nel concorso. “L’emergenza pandemica ha creato le condizioni perché molte situazioni di profondo disagio venissero amplificate dal forzato isolamento che pure è stato necessario per combattere la guerra contro il Coronavirus. La ripresa prudente e graduale verso la ‘normalità’ ha bisogno di partire proprio dal terreno più insidioso: quello dove si annidano i malesseri profondi che devono essere riconosciuti ed estirpati per consentire a tutti i cittadini, come insegna la Costituzione, di essere davvero uguali”, conclude la preside Iadicicco.
“In nostro liceo è da sempre promotore di iniziative volte alla sensibilizzazione circa le problematiche sociali e di educazione alla convivenza civile, alla tolleranza e allo sviluppo della personalità in piena libertà di scelta, nell’ottica europeista di “Unione nella Diversità”, aderisce al progetto dell’Associazione iKen. Il cinema è indubbiamente luogo e strumento ideale per trattare tematiche sociali e per favorire lo sviluppo di una coscienza civile”, ha dichiarato Maria Clotilde Paisio, dirigente scolastica del “G. B. Vico” di Napoli. Tra gli altri istituti coinvolti direttamente anche il “Sauro Errico Pascoli”, il “Ristori” e il “Miraglia – Sogliano” di Napoli, il “Nizzola” di Trezzo sull’Adda in provincia di Milano, il “Baccelli” di Tivoli per un totale di 5300 studenti.
“Siamo felici di poter dare il nostro contributo ad un’iniziativa educativa ed informativa così importante”
“Siamo felici di poter dare il nostro contributo ad un’iniziativa educativa ed informativa così importante. Ancora una volta il Servizio Civile Universale si fa strumento di cambiamento e crescita, sociale e culturale. I volontari Amesci, impegnati presso il Raimbow Center di Napoli nella realizzazione del progetto ‘Freedom’, che punta a rimuovere pregiudizi e discriminazioni per stimolare e rafforzare un’interazione positiva e qualificata con le differenze e le diversità, qualunque esse siano, soprattutto da parte delle giovani generazioni, saranno infatti in prima linea per il Festival Internazionale di Cinema per le Scuole e Giovani. Una straordinaria occasione di impegno per la propria comunità, ma anche l’opportunità di acquisire nuove competenze attraverso il laboratorio culturale di cui saranno parte attiva” dichiara Enrico Maria Borrelli, presidente Amesci e socio onorario di i Ken.
Tutte le opere saranno fruibili in lingua originale con i sottotitoli in italiano a cura del progetto inTRANSlation, che ha coinvolto decine di docenti e centinaia di studenti dell’Università L’Orientale e dell’Università degli studi di Catania. In programma anche workshop a cura della Scuola del Cinema di Napoli i cui studenti hanno realizzato lo spot per la promozione del festival.
Tra gli eventi speciali la proiezione in anteprima assoluta del cortometraggio “A modo mio” di Danilo Rovani con Cosimo Alberti e Denise Capuano, prodotto da IDN – Itinerari di Napoli (https://napoli.itineraridellacampania.it) di Massimiliano Sacchetto e Carmela Autiero e iKen ONLUS, ispirato alla storia di Maria Paola Gaglione e il suo compagno, due giovani del Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli balzati agli onori della cronaca perché il loro amore è diventato una tragedia. È il racconto di due persone che vogliono vivere un amore senza limiti e senza giudizi, e che, come spesso accade, scoprono che in questo mondo la libertà è un concetto che ha valore solo sulla carta.
Omovies@school
Omovies@school, nato come progetto didattico nella sezione educational di OMOVIES FILM FESTIVAL – Festival internazionale di Cinema LGBT e Questioning, è finanziato nell’ambito del “Piano Nazionale Cinema per la Scuola” promosso dal Ministero dei Beni Culturali e dal Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il centro di ricerca interuniversitario I-LanD, l’Università di Catania, la cooperativa Fly up, L’Associazione CFCC – Coordinamento Festival Cinematrografici Campania, La Scuola di Cinema di Napoli, e l’Associazione A.R.T.U.R, con il patrocinio di Amesci, dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), dell’Università Federico II di Napoli e del Forum dei giovani della Campania.