La cerimonia di apertura della XXV edizione del Premio Megaris si è svolta il 1 aprile nella splendida cornice del Palazzo Arlotta sede dell’Istituto di Cultura Meridionale di Napoli
Presenti alla cerimonia il presidente dell’Associazione culturale Megaris Carlo Postiglione, il padrone di casa e fondatore dell’Istituto di Cultura Meridionale Gennaro Famiglietti, il segretario dell’Associazione Raffaele Messina e tra il pubblico alcune personalità della cultura partenopea come Ermanno Corsi e l’editore Diego Guida.
Dopo i saluti Carlo Postiglione ha illustrato i termini del concorso, articolato in quattro sezioni (opere di narrativa edite nel biennio 2014-2015, racconti inediti, poesie inedite in italiano o in lingua napoletana) con scadenza fissata al 30 giugno 2016.
Il Premio Megaris nato 25 anni fa come concorso di poesia in lingua italiana e lingua napoletana si è arricchito negli anni con riconoscimenti verso vari campi delle arti e mestieri, evolvendosi nel premio Megaris con riconoscimenti e non trofei per volere dello stesso Postiglione, pittore, scenografo, uomo di teatro.
Nel corso della manifestazione Raffaele Messina quale moderatore, ha presentato le opere del vincitore dell’edizione 2015, Marco Perillo con il romanzo ‘Phlegraios’ (Rogiosi editore) e dei finalisti Gino Giaculli, Anna Maria Boffo, Vincenzo Gravina, Elio Serino. Le letture dei brani delle opere vincitrice e finaliste sono stati interpretati da Maria Martorelli e da Antonio Stoccuto.
L’intermezzo musicale è stato eseguito dal maestro Leonardo Acone, con brani tratti dai preludi e notturni di Chopin e Scriabin, particolarmente graditi dal pubblico presente, che ne ha apprezzato l’ottima esecuzione, in particolar modo il ‘Preludio e Notturno op. 9 per mano sinistra sola ‘ del pianista e compositore russo Alexander Scriabin reso mancino da una paralisi alla mano destra.
Abbiamo chiesto al presidente Postiglione ed al segretario Messina di illustrarci il premio Megaris.
Postiglione: Il premio Megaris nasce come idea nel 1982 poi si è formalizzato. Sono tantissimi anni che questo premio arranca da solo, specie negli ultimi anni. Ad essere sincero prima era sovvenzionato dalla Regione Campania fino al 2009, dopodichè come tutte le associazioni abbiamo dovuto contare sulle nostre forze per andare avanti anche perché io credo nel premio. Devo ringraziare gli sponsor ed alle donazioni che seppur contenute permettono lo svolgimento del premio, perché non ci dobbiamo guadagnare su queste cose, sulla cultura non bisogna guadagnarci. Spesso si parte dal presupposto del tornaconto, questa non è più cultura e purtroppo siamo sommersi di questo tipo di cultura. Ho avuto la fortuna di incontrare il professor Raffaele Messina che condivide con me questo cammino. Il Banco di Napoli a novembre mi ha voluto insignire di una medaglia d’oro per il mio impegno in questi anni, perché io faccio questo da una vita, da quando avevo 21 anni, ora ne ho 77 e non mi sono mai fermato un attimo.
Un premio di solito ha scadenza breve, mentre il nostro si svolge in un arco di tempo, perché le sezioni pittura e fotografia si svolgeranno a settembre, inoltre essendo presidente dell’InterCral Campania cerchiamo di portare la cultura sul territorio nazionale, infatti il nostro bando è in comunicazione con la Sardegna, l’Abruzzo, il Molise, Parma, Vicenza che rientrano nella mia organizzazione.
Messina: Vorrei aggiungere in merito alle novità del premio, che abbiamo raddoppiato degli eventi, non soltanto la cerimonia di premiazione dei vincitori e finalisti che si svolge a novembre principalmente al Circolo Posillipo o in altre sedi prestigiose, ma abbiamo lanciato la cerimonia di apertura che è occasione non solo della conferenza stampa per dare notizia del nuovo bando, ma anche occasione per conoscere la manifestazione con delle interviste e delle letture dell’opera vincitrice dell’edizione precedente e dei finalisti. È una cosa importante che i giovani autori apprezzano e ricercano. Il nostro premio non dà riconoscimenti in denaro ma dà un po’ di visibilità, si sforza di dare sostegno e visibilità attraverso queste manifestazioni. A norma di statuto noi promuoviamo i giovani emergenti e confermiamo le eccellenze. Abbiamo un occhio strabico nel valutare in giuria, da un lato i giovani emergenti che valgono e cerchiamo di promuovere, dall’altro anche chi non è più giovane ma ha un suo successo. Altra particolarità è che la giuria ogni anno è sempre diversa, sono soltanto due i membri fissi cioè il presidente ed il segretario del premio, mentre gli altri tre componenti ruotano. Il vincitore dell’edizione precedente entra in giuria affiancato da due personalità della cultura che scegliamo di anno in anno.
Per info: https://www.facebook.com/AssociazioneCulturaleMegaris/