Pulcinella torna in uno spettacolo che è un racconto a due voci e tanta musica
<strong>“Pulcinella e compagnia bella”, in scena al Nuovo teatro Sancarluccio dal 10 al 20 marzo, è una pièce che porta la firma di Paola Ossorio (attrice, cantante, traduttrice e scrittrice) e vede, nel ruolo della maschera napoletana più famosa -che qui si sdoppia nel ruolo di padre e figlio- due attori che, nella vita, vantano proprio questo legame di sangue: Giovanni Mauriello e il figlio Matteo.
Una sorta di “racconto di formazione”, il suo, che parte dall’incontro tra Pulcinella padre e suo figlio, e si sviluppa lungo un arco temporale che termina quando il figlio si distacca dalla figura genitoriale; in mezzo, scontri, incontri, chiacchierate e circa dieci canzoni (inedite e in napoletano) musicate, orchestrate e dirette da Germano Mazzocchetti. Ad esse si alternano i dialoghi tra padre e figlio nel loro quotidiano, ma anche nei racconti del tempo passato; il necessario e inevitabile contatto con il mondo esterno è vissuto in maniera ambigua, soprattutto per lo spettatore, che si trova sospeso tra realtà oggettiva e dimensione interiore.
In scena, dunque, un padre single, un figlio stravagante e una madre “assente, la cui assenza è molto presente”, silenziosi colleghi e animali invisibili ma che fanno sentire la loro presenza al pubblico. Il cammino di un padre e di un figlio e il superamento della paura che il mondo, al di fuori del rapporto filiale, può incutere viene, ovviamente risolta e vissuta e conquistata con mezzi …non comuni, come lo spettatore avrà modo di verificare.
Ph: Fiorella Passante