Il nuovo anno si è aperto con il ritorno di grandissimi autori.Dopo le nostre proposte delle settimane scorse che trovate di seguito
“LA LIBRERIA DEI GATTI NERI” DI PIERGIORGIO PULIXI
“LA VITA INTIMA” DI NICCOLÒ AMMANITI
“CIATUZZU” DI CATENA FIORELLO GALEANO
il libro che vi consigliamo quest’oggi segna il ritorno di un altro grande autore.
Dopo il successo (anche della versione serie tv) di “Tutto chiede salvezza”, Daniele Mencarelli torna in libreria con “Fame d’aria”, edito da Mondadori.
Per LIBRI DEL 2023 “Fame d’aria” di Daniele Mencarelli
Pietro Borzacchi è in viaggio con il figlio Jacopo quando la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona in mezzo al nulla.E’ venerdì pomeriggio e trovare un’officina in quel vuoto desolante è impossibile.
Per fortuna Jacopo incontra Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortare padre e figlio fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio.E’ evidente che Jacopo abbia qualcosa che non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro.
In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione.Sant’Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana.
Ad aiutare Agata nel bar c’è Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome.Sarà proprio lei, Gaia, a infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza.
Pietro è un uomo che vive all’inferno. “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione.”. Il dolore di Pietro si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato.Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole.
Con “Fame d’aria”, Daniele Mencarelli fa i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, e lo fa portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita.
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