Non tutti sanno che Caparezza (al secolo Michele Salvemini), esordì con il nome di Mikimix.
“Non portavo i capelli così. In Francia ero diventato molto noto cantando brani melodici. Il mio volto era ovunque. Ero su tutte le riviste. Ero sconcertato. Il mio volto, addirittura un adesivo” – così Caparezza sul palco dell’Arena Flegrea durante la XXIII edizione del Comicon di Napoli.
“Facevo Molfetta-Parigi avanti e indietro. Ricordo che una volta mi fecero esibire uscendo da una conchiglia. Una cosa imbarazzante. Mi ritrovai a cantare in un posto pieno di abat jour. Per fortuna poi, il successivo album andò male. Le cose negative, a volte, rappresentano delle benedizioni. Sono rinato dalle ceneri. Tornato a Molfetta, ho lasciato crescere i capelli.”
E’ quanto ha raccontato Caparezza durante il talk che si è svolto sabato 29 Aprile presso l’Arena Flegrea. Un interessante confronto tra due artisti, tra due diversi modi di fare arte. Sul palco dell’Arena Flegrea, insieme a Caparezza, Simone Bianchi, uno dei più noti disegnatori italiani al mondo. Insieme hanno discusso del rapporto tra musica e disegno.
“Nel fumetto si sperimenta ancora tanto; ciò perchè per diverso tempo il fumetto è stato relegato a materia per bambini e non si è troppo evoluto. E’ ancora giovane e quindi permette di sperimentare” – è stata la considerazione finale del rapper cantautore di Molfetta.
Dalla collaborazione tra Caparezza e Simone Bianchi è nato l’album Exuvia. Caparezza, lo ricordiamo, è anche l’autore del libro “Saghe mentali” edito da Feltrinelli.
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