In questo Gennaio ricco di buoni propositi iniziamo insieme un viaggio nei CIBI FUNZIONALI i cosiddetti functional foods. Di cosa si tratta?Sono quei cibi che naturalmente apportano benefici al nostro corpo; per alimento funzionale si intende, infatti, un cibo che in virtù della presenza di componenti fisiologicamente attive, determina un effetto benefico per la salute oltre la sua funzione nutriente di base.
Fa che il cibo sia la tua medicina: I “cibi funzionali”
Gli alimenti funzionali possono contribuire a:
- invecchiare meglio: riducendo lo stress ossidativo e combattendo i radicali liberi, che sono alla base dell’invecchiamento cellulare;
- rinforzare il sistema immunitario (e di questi tempi causa pandemia se ne sta parlando ampiamente);
- meglio gestire la regolarità intestinale diminuendo i problemi di infiammazione;
- agevolare la corretta proliferazione dei batteri buoni che abitano il nostro intestino;
- ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi.
Le noci
Sicuramente, viste le recenti festività natalizie, ti sarà avanzata una certa quantità del primo functional food che vediamo insieme: LA NOCE
Le noci sono alimenti funzionali ricchi di acidi polinsaturi, i cosiddetti grassi buoni. Contengono omega 3 che sono indispensabili come antinfiammatori e soprattutto sono fondamentali per la corretta gestione del colesterolo cattivo (rappresentato dalla sigla LDL quando leggi le analisi del sangue).
Sono anche ricche delle vitamine del complesso B, di magnesio e potassio.
Hanno funzione protettiva a livello cardiovascolare e sono un’arma potente contro i disturbi cerebrali come la demenza, il morbo di Alzheimer, la depressione e l’irritabilità.
Guardando bene la forma di una noce, non ricorda il cervello? La natura non fa nulla a caso!
PRESTATE ATTENZIONE A QUESTE RIGHE PER DUE MOTIVI
Il primo è che le noci sono molto caloriche, si lasciano mangiare e il gusto gradevole non aiuta a fermarsi una volta iniziato ad assaporarle.La buona notizia è che l’effetto benefico si ottiene già con soltanto 30g di gherigli pertanto possono essere inserite in una dieta equilibrata senza temere di “esagerare”.
Il secondo motivo è che sono alimenti altamente allergizzanti e fautori dell’aumento di istamina (causa scatenante delle allergie), per questo se ci sono dubbi di allergia è meglio stare alla lontana da questo alimento. Un’ingestione in un soggetto allergico può portare nella peggiore delle ipotesi anche allo shock anafilattico, per cui essere attenti è d’obbligo.
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