Il Teff e l’injera, il pane etiope

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Il Teff e  l’injera – Keniani ed Etiopi sono da sempre considerati corridori eccezionali. Questo è dovuto probabilmente al fatto che utilizzano le loro gambe come unico mezzo di locomozione e sono abituati già da bambini a percorrere dai 5 ai 20 km al giorno, indipendentemente dalle condizioni meteo o dalla voglia di farlo.

I corridori poi, soprattutto quelli professionisti, oltre ad avere una genetica strabiliante in questo senso, si aiutano anche con una particolare attenzione all’alimentazione, non tanto o comunque non solo per quello che riguarda la quantità, soprattutto per ciò che riguarda la qualità.

Il Teff

In effetti su numerosi soggetti “studiati” e osservati nei pre e post allenamenti, si è visto che i pasti sono sempre 3, ma cambia la qualità, soprattutto dei cereali utilizzati. Uno dei principali cereali utilizzati è il Teff.

Il Teff è un cereale di piccolissime dimensioni originario dell’Etiopia e dell’Eritrea. Il nome significa ‘perso‘ proprio perché, viste le dimensioni ridottissime (meno di 1 mm di diametro), é facilmente seminabile e si disperde nel terreno.

È un ottimo sostituto del grano, ma a differenza di esso é naturalmente privo di glutine; si può mangiare tal quale o previa cottura, o sotto forma di farina. Ne esistono due varietà principali: una bianca e una rossa. Dalla prima si ottiene una farina molto chiara, dalla seconda invece una molto scura.

teff
Il teff e l’injera


Teff: il sapore

Il suo gusto assomiglia a quello della nocciola, con retrogusto leggermente amaro. I semi molto piccoli possono essere usati anche crudi, ma se cotti sono molto versatili.

Sebbene sia difficilmente reperibile qui da noi, si inizia a trovare la pasta fatta di farina di teff.  Gustosa, regge bene la cottura ed è assolutamente priva di glutine. Lato negativo, a parte il gusto, è il costo: 250g di pasta possono costare anche 4 euro.

Teff e l’injera: ricette

in Etiopia, dalla fermentazione di questo cereale, si produce l’“injera” , la classica piadina spugnosa africana con cui si raccoglie il cibo e, soprattutto, il sugo degli alimenti.

Sono certa che almeno una volta l’abbiamo assaggiata tutti.

La farina di teff si usa per preparare svariate ricette, dolci e salate: dal pane alle crêpes, dai grissini ai biscotti. Si può anche aggiungere  in chicchi per preparare minestre e zuppe (o sottoforma di farina per addensarle), o ancora da mangiare insieme ai formaggi e al pane.

Teff: proprietà e valori nutrizionali

Il teff contiene molti carboidrati complessi (amido) e poi fibre, calcio, magnesio e ferro, ma ha anche un 12% di proteine. E’ un alimento calorico: ogni 100 grammi contengono quasi 400 calorie, quindi è bene assumerlo in piccole dosi.

È ricco di amidoresistente, un tipo di amido che non viene trasformato in zucchero: questo fermenta nell’intestino producendo acidi grassi importanti in quanto antinfiammatori.

Pare sia proprio questo il supercibo (o superfood per dirla all’americana) che fa da propulsore alle già ben allenate gambe dei corridori africani

 

Vi lascio la ricetta classica della piadina (injera)

200 g di farina di Teff

600 ml di acqua

Una presa di sale

La pastella di acqua e farina va preparata due giorni prima e lasciata riposare per permettere alla farina di fermentare (si formeranno delle bolle nella preparazione); questo è il vero segreto di questo “pane”.

Dopo averla fatta riposare, si versa un mestolo di pastella in una padella riscaldata.Si lascia cuocere per un minuto circa e quando si cominciano a vedere le bolle in superficie, si copre con un coperchio e si lascia proseguire la cottura per 3 minuti.

Et voilà! l’Injera è pronta per accompagnare  umidi e contorni di verdure! (ricetta presa qui: https://bit.ly/3oIdhOM).

(Foto pubblica da Facebook)

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