Verde, succoso, dolce, Nergi sembra il fratello minore del kiwi ma a differenza di questo non ha la buccia pelosa
<strong>Nergi, di origini asiatiche appartiene alla famiglia delle Actinidia Arguta: nasce dall’incontro di alcune piante di questa specie ma non è OGM, tutt’altro, viene coltivato secondo i principi dell’agricoltura sostenibile e biologica. E’ pronto da mangiare non si sbuccia e ha un contenuto di fibre molto alto, garantendo senso di sazietà, oltre ad un basso apporto calorico (circa 52 kcal ogni 100g di prodotto) che lo fa entrare a pieno titolo nelle diete ipocaloriche e dimagranti oltre che antiaging e antiossidanti.
La sua carta d’identità parla chiaro:
Vitamina C 52, 5 mg per 100 grammi di Nergi equivalente all’87,5% del RDA (razione giornaliera raccomandata)
Vitamina E 5,28 mg x 100 gr. = 44% del RDA
Potassio 268 mg x 100 gr. = 13,4% RDA
Calcio 45,9 mg x 100 gr = 5,1% RDA
Magnesio 19,4 mg x 100 gr di Nergi = 5,2% RDA
Fosforo 29,4 mg x 100 gr. = 4,2% RDA
Il nergi contiene inoltre 3,6 grammi di fibra ogni etto di prodotto.
L’alto contenuto di vitamina C ne fa un perfetto alimento da consumare in ogni stagione, specie l’inverno quando il sistema immunitario ha bisogno di una ricarica in più ed in generale tutto l’organismo. La Vitamina E, potente antiossidanti aiuta a contrastare i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare, senza trascurare i benefici per la pelle i capelli e le unghie; il calcio aiuta la crescita dei bambini e rafforza le ossa delle persone anziane, mentre il fosforo aiuta la memoria ed il magnesio contrasta lo stress, anche muscolare. Di buono ha anche il sapore (ovviamente): la pianta è di per se piuttosto resistente e quindi non richiede farmaci o prodotti chimici nella crescita del frutto, pur essendo parente alla lontana del kiwi non viene colpito dagli stessi batteri per cui la coltivazione ha una resa migliore.
Si coltiva nel piemontese nel banco frigo della GDO in confezioni resistenti visto che sono frutti delicati a maturità. Il commercio è limitato da settembre a novembre per cui è il momento giusto per provarlo.