Pranzi e cene abbondanti, cosa fare per ridurre gonfiori e fastidi?

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Giorni di pranzi e cene molto abbondanti, orari sballati, sfizi che passano sulle tavole in tutte le occasioni. Risultato? Gonfiore e fastidi. Cosa fare?

frutta secca

Pranzi e cene abbondanti e non è ancora finita…

In preparazione al prossimo cenone il mio primo suggerimento è questo: una tisana con finocchio e alloro. No, non sono rimedi magici per ritornare “in forma” come prima delle festività, piuttosto un aiuto in preparazione dei prossimi giorni di festa

RICETTA TISANA FINOCCHIO E ALLORO per ridurre gonfiori e fastidi

Metti a bollire un ciuffo di finocchio (o se preferisci i semi di finocchietto) per circa 10 min in 250ml di acqua; poco prima di spegnere aggiungi un paio di foglie di alloro e lascia bollire per 3 minuti. Spegni lascia intiepidire, filtra e bevi senza zuccherate.

Questo infuso ti aiuterà per l’azione lenitiva del finocchio, per la capacità di ridurre il meteorismo dell’alloro, (sì, proprio quella brutta aria nella pancia che rumoreggia!).

Ti consigliamo di berne anche più di una tazza durante la giornata.

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Finoocchio ed alloro per ridurre gonfiori e fastidi

Gonfiori e fastidi. Nel frattempo che ci avviciniamo al Capodanno cosa mangiare?

Se hai scaricato la guida sello scorso articolo, hai già il menù per questi giorni festivi (è ancora disponibile se vuoi scaricarlo).

Intanto ti lascio un suggerimento molto importante: da quando faccio questo lavoro ho capito l’importanza del cibo e del fatto che il nostro stomaco non è un sacchetto di rifiuti indifferenziati, tutt’altro, deve essere trattato con rispetto, rigore, cura, cautela.

In questi giorni che si susseguono a passi da gigante verso la fine del 2021 vi suggerisco di iniziare ogni pasto con verdura cruda (ai miei pazienti ho suggerito di farlo anche durante i giorni di festa, quelli pieni pieni di cibo!).

Senza specificare quale, non occorre, ma è importante sapere che non è una cosa o una regola che ho inventato io.

Gli studi del Dottor K

E’ dal 1930 che se ne parla, è quello il periodo in cui un dottore svizzero (dott. Paul Kouchakoff – Losanna) che chiamerò per semplicità dottor K, ha iniziato a notare su di sé e sui suoi pazienti una modificazione di alcuni valori nel sangue in seguito a un pasto.

Mi spiego meglio.

Il dottor K notò che non solo i cibi cotti alteravano le loro sostanze nutritive, ma che alteravano anche il nostro corpo: nello specifico notò che i globuli bianchi (leucociti) arrivavano anche a quadruplicare la loro quantità dopo l’ingestione di cibo cotto.

Nei suoi studi verificò che questo non accadeva assumendo lo stesso cibo crudo.

Si pensava inizialmente che questo fosse un effetto fisiologico; solo successivamente si è compreso che è uno sforzo inutile a cui sottoponiamo il nostro organismo, quello cioè di combattere verso un cibo che non riconosce più in quanto cotto.

Per cui quando nei piani alimentari inserisco (sempre se non ci sono difficoltà ma dipende da persona a persona) prima dei pasti verdura cruda, i motivi sono:

  • evita l’effetto di leucocitosi digestiva che ho spiegato più su;
  • aiuta ad iniziare il processo digestivo e non arrivare affamato come un lupo alla portata principale;
  • tiene sotto controllo i picchi glicemici dovuti al pasto;
  • aiuta a produrre enzimi che possano agevolare la corretta digestione;
  • ha un maggior contenuto di vitamine e sali minerali;
  • è una fonte di alimenti (prebiotici) per gli ospiti del nostro intestino (il microbioma);
  • ha un maggior quantitativo di acqua che può aiutare l’idratazione;
  • ha un più elevato quantitativo di antiossidanti utili per combattere l’invecchiamento;
  • concede di assaporare davvero il gusto di quel particolare cibo;
  • aiuta a meglio sostenere il nostro sistema immunitario.

Evitare gonfiori e fastidi. Esiste una ricetta speciale?

 In realtà no, ma io consiglio sempre di mettere in una ciotola (o come si chiama oggi una bowl): qualche foglia di verdura come lattuga, indivia, rucola, songino, qualche fettina di mela verde, un po’ di carota, dei germogli ( anche di legumi per es di soia), arancio,  borragine, erba cipollina, menta,  solo per fare un esempio.

Il tutto condito con limone (secondo i gusti e sempre in assenza di particolari patologie) e olio extravergine di oliva preferibilmente di altissima qualità.

Ovviamente è sempre importante avere la certezza della zona di produzione delle verdure, prediligere il Km0 e anche le coltivazioni Bio. Magari scegliere coltivatori seri e della propria zona.

E adesso a voi provare e testare in questo periodo in particolare quanto può aiutare iniziare i pasti così.

Concludo augurandovi un Buon Anno con AlBeS: la giusta Al(imentazione), il miglior Be(nessere) e un’ottima S(alute).

 

 

 

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