Una vecchia pubblicità recitava “Ho voglia di qualcosa di buono, non so del cioccolato”.

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“Cioccolato”, una parola dolce al solo nominarla; sembra che già solo pronunciando il nome di questo sublime alimento le papille gustative si lancino in un tripudio di sensazioni.

Ma attenzione, vediamo bene a quale cioccolato mi riferisco.

Parlo del cioccolato fondente, quello almeno all’80% di cacao, quello senza zuccheri, probabilmente quello che nei supermercati viene scartato dai golosi, ma scelto come prediletto dai buongustai!

Cioccolato fondente, tutti i benefici

Sono anni che si studia questo alimento e i suoi benefici: sicuramente aiuta il cuore e il sistema cardiocircolatorio: ricco di flavonoidi e, in particolare, di una sostanza (dal nome impronunciabile velocemente, ovvero epicatechina) che agisce sulle fibre muscolari del cuore consentendo alle arterie di mantenersi flessibili e dilatate.

Cosa significa? Tenta di ridurre eventi come l’infarto.

Proprio per la ricchezza dei flavonoidi il cioccolato fondente è un ottimo anti-invecchiamento: gli antiossidanti che contiene aiutano la lotta contro i noti e odiati radicali liberi.

Il cioccolato ci fa quindi più giovani, più belli man anche meno tristi: è un portatore sano di serotonina, quel tanto nominato ormone della felicità che tutti rincorriamo, e svolge, dunque, sul sistema nervoso un’azione eccitante ed antidepressiva. La serotonina è un ormone prodotto dal cervello che determina il buonumore. Quando la produzione non è sufficiente si rischia la depressione; moltissimi antidepressivi hanno come principio attivo proprio la serotonina.

Il cioccolato svolge, quindi, un’azione antidepressiva naturale.

Ci fa più felici perché oltre ad avere un ottimo sapore produce endorfine ovvero gli ormoni del piacere, e ci rende più energici, carichi.

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Godiamoci l’attimo

Proviamoci insieme: prendete un quadretto di cioccolato fondente almeno all’85%, sedetevi comodamente sul divano, occhi chiusi. Assaggiate il vostro cioccolato e ditemi ora se siete in grado di percepire tutte le sfumature: il primo gusto è il dolce, appena iniziamo ad assaporarlo, si passa poi alla percezione dell’amaro, man mano che si scioglie in bocca, e se è davvero puro si inizia a sentire anche una leggera punta di acido e sale. Si è in questo modo che si ripercorrono tutti i gusti del cioccolato e soprattutto è così che si ha la percezione della bontà che si sta gustando. Riaprendo gli occhi la sensazione di benessere, quasi di gioia direi, è inevitabile.

Insomma, una vera e propria “botta di vita” ma purtroppo non è tutto rose e fiori.

Cioccolato, controindicazioni

Il cioccolato non è un alimento adatto a chi soffre di:

  • gastrite,
  • reflusso gastroesofageo,
  • ulcere
  • sindrome del colon irritabile.

Avendo un effetto vasodilatatore andrebbe, inoltre, evitato in caso di mal di testa; occhio anche a chi soffre di insonnia, potrebbe non essere il miglior alleato.

E per chi è a dieta?

E’ un alimento piuttosto calorico, non bisogna quindi abusarne, ma bisogna assaporarlo, gustarlo tal quale; anzi più è alta la percentuale di cacao contenuto, maggiore sono i suddetti benefici.

Nei piani alimentari che elaboro, salvo condizioni particolari, non manca mai.

Questo perché la “dieta” non esiste, ma esiste un corretto stile di vita, e in questo non può mancare l’aspetto goloso e gradevole del cioccolato. Certo che va dosato: l’organismo può beneficiare degli effetti positivi del cioccolato fondente solo se assunto moderatamente, come tutti gli alimenti, assunto in quantità eccessive diventa dannoso.

Ottimo alleato dello sportivo

Infine concedetemi di dire che il cioccolato fondente è un ottimo alleato anche per lo sportivo, possiede un alto valore calorico, fornisce zuccheri semplici e aiuta a rafforzare le cellule muscolari, in particolari quelle scheletriche e cardiache.

Assumere cioccolato un’ora prima di un allenamento può fornire la giusta energia per sostenere sforzi intensi.

Attenzione per chi però ha delle particolari allergie come per esempio alle LTP ai quali si sconsiglia di fare attività fisica prima di almeno 2 ore dall’ingestione di cibi che possono provocare allergia, questo però è un altro argomento.

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