A Verona senza mordente, Cagliari sconfitto 2 a 1
Squadra spenta, sopratutto nella prima frazione di giuoco dove i gialloblu di casa hanno spinto in maniera portentosa.
Sino a quando gli scaligeri sono rimasti in 11 (espulso Borini al 35esimo del primo tempo) si è vista solo la squadra di casa in campo.
Comunque sconcertante sia il 3-5-2 mai visto prima con una difesa a tre inedita.
Il fatto di non avere usufruito dell’uomo in più ad inizio secondo tempo, quando al posto di un attaccante, per cercare almeno il pareggio, invece entrava Birsa, fa riflettere.
Tutta colpa di Maran era il motto sino a non molto tempo fa, precedentemente era colpa di Rastelli, adesso sarà tutta colpa di Zenga, ovviamente.
O forse no.
Come per Sarri alla Juventus che si è adattato alla rosa che la Società bianconera ha allestito, forse anche in questo caso, non era colpa ne di Rastelli, ne di Maran ne di Zenga.
Forse colpe non ce ne sono davvero, forse sono situazioni sbagliate prive di colpevoli.
Si chiamano scelte e le fa chi lavora.
Chi non fa niente non sbaglia mai!
Visto che alla fine deve essere trovato un colpevole e il Capro espiatorio va trovato, allora è vero, è tutta colpa di Zenga!
Andando nello specifico
La prima rete scaturisce da un cross di Lazovic ove Di Carmine, nell’area piccola del portiere, salta tranquillo e beato e mette in rete.
Davvero senza parole.
Quella piccola area dovrebbe essere regno del portiere ed invece il nostro estremo difensore sembra spaesato e privo di mordente.
La seconda poi subita dai rossoblu è stata qualcosa di molto raro da vedere: un errore di alleggerimento, una difesa schierata a 5, ed un unico veronese accerchiato che tuttavia ha favorito poi il passaggio sull’altro (sempre Di Carmine) libero che sparava una fucilata in porta che sorprendentemente Cragno nemmeno vedeva partire, forse, chissà.
CRAGNO
Ritengo il portiere di Fiesole non pronto a giocare, già da quando, precedentemente ad oggi, era tornato.
Lo vedo insicuro, sempre in ritardo, forse la sua forzata ripresa del ruolo più importante della difesa è stata affrettata.
Il fatto che sia un giocatore di proprietà del Cagliari è in questo momento un problema che andando poi monetizzato, in caso di vendita, è necessario che giochi per accumulare minutaggio.
Sarebbe dovuto andare proprio alla Roma questa estate, ed invece sia l’infortunio sia il Covid-19 hanno rotto le uova nel paniere.
Olsen
Lo svedese invece, col suo prestito secco (dalla Roma al 30 giugno, precedentemente al Covid-19, ma questo è tutto da vedere) con i suoi centimetri in più è un giocatore molto più completo.
Lo ha dimostrato nel girone di andata, ma oramai quello rimane un antico ricordo assieme a ciò che la squadra era a quei tempi.
Il portiere dovrebbero essere un elemento che fisicamente è simile alla struttura fisica del titolare della porta della Svezia.
Ma è s solo la mia opinabilissima opinione.
VERONA
Vittoria meritata per gli uomini di Ivan Juric, dato per favorito per la panchina del Cagliari per la prossima stagione.
Forse è presto per sperare , per pensare solo alla stagione prossima, forse è meglio preoccuparsi delle squadre dietro, a iniziare dal Torino che domenica 28 sarà alla Sardegna Arena.
Nel silenzio del Marcantonio Bentegodi si sentiva solo il tecnico scaligero, Zenga rimaneva quasi in silenzio, forse intimidito dalla veemenza del Croato, chissà.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Empereur, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Badu, Lazovic (84’Dimarco); Verre (46’Veloso), Borini; Di Carmine (48’Zaccagni)
All. Juric
CAGLIARI (3-5-1-1): Cragno; Cacciatore (68’Mattiello), Ceppitelli, Pisacane; Ionita (68’Paloschi), Nandez, Cigarini, Rog, Pellegrini (84’Lykogiannis); Pereiro (46’Birsa); Simeone
All. Zenga
ARBITRO: Manganiello
RETI: 14′, 27′ Di Carmine, 43′ Simeone
AMMONITI: Badu (V), Pisacane, Cigarini, Nandez, Pereiro (C)
ESPULSI: Borini (V), Cigarini (C)