Euro 2004: Pronostici ribaltati a Portogallo 2004. A vincere è la Grecia che, in finale supera i padroni di casa e sale sul tetto d’Europa
La 12^ edizione si svolge in Portogallo con la stessa formula adottata dal 1996, con la partecipazione di 16 squadre alla fase finale. A far compagnia al Portogallo, padrona di casa, i vincitori dei 10 gruppi – Francia, Danimarca, Rep. Ceca, Svezia, Germania, Grecia, Ingilterra, Bulgaria, Italia e Svizzera.
A questi 11 finaliste si aggiungono gli ultimi cinque nazionali che uscivano dagli spareggi – Olanda, Croazia, Russia, Lettonia alla sua prima apparizione e Spagna.
Dal sorteggio svolto il 25 gennaio 2004, ad Oporto, i gruppi per la fase finale vedono, nel gruppo A i padroni di casa del Portogallo abbinati alla Spagna in un derby lusitano-iberico, Russia e Grecia. Nel gruppo B la Francia, campione uscente, sorteggiata insieme ai leoni dell’Ingilterra, Croazia e Svizzera. Gli azzurri di Giovanni Trapattoni inserite nel gruppo C insieme a Svezia, Danimarca e Bulgaria mentre l’ultimo gruppo vede sorteggiati la Rep. Ceca, la Germania di Rudi Völler, l’Olanda di Dick Advocaat e l’ultima arrivata la Lettonia.
La fase a gironi parte subito con la prima sorpresa. Il 12 giugno all’Estadio do Algarve di Oporto i padroni di casa del Portogallo vengono sconfitti 2-1 dalla Grecia, un presagio di quello che avverrà nell’atto finale della manifestazione. Nonostante questo imprevisto i lusitani si qualificano primi con la sorpresa dell’eliminazione della Spagna che a pari punti con i greci deve fare le valigie per la regola del maggior numero di gol segnati nel girone che premia la squadra di Otto Rehhagel.
Nessuna sorpresa nel gruppo B che vede la Francia qualificarsi al primo posto grazie ai successi sull’Ingilterra e la Svizzera e il pareggio contro la Croazia. Al secondo posto l’Ingilterra ai quali bastano i successi contro Svizzera e Croazia che fino alla fine era in corsa per la qualificazione.
Sospetti, sputi, veleni e combine nel gruppo C con tre squadre che finiscono a pari punti in testa al girone. Svezia, Danimarca e Italia terminano le loro fatiche con 5 punti a testa ma a passare sono le due scandinave grazie alla regola dei maggior gol segnati a scapito della squadra azzurra. A far la differenza il pareggio 2-2 nell’ultima partita che a destato molte polemiche e sospetti. Svezia e Danimarca ai quarti, l’azzurri di Trapattoni a casa.
Ennesima sorpresa anche nel gruppo D dove i favoriti tedeschi vengono eliminati arrivando terzi alle spalle di Rep. Ceca e Olanda. Per gli uomini di Rudi Völler solo due miseri pareggi contro l’Olanda (1-1) e la ‘new entry’ della fase finale la Lettonia (0-0). Ancora fatale per la Germania, la Rep. Ceca che gli batte nell’ultima gara del girone per 2-1 con i gol di Heinz e Baroš che rimontano il vantaggio illusorio di Ballack.
Due dei quarti si risultano equilibrati tanto che furono risolti ai rigori. Il Portogallo di Scolari che elimina ai rigori 6-5 l’Ingilterra di Sven-Göran Eriksson dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano finiti 2-2 col vantaggio dei leoni inglesi dopo 3′ con Owen, e il pareggio all’83’ per i lusitani di Postiga. Nei tempi supplementari vantaggio Portogallo al 110′ con Rui Costa al quale risponde Lampard al minuto 115. Fatale per i britannici le prodezze del portiere lusitano Ricardo Pereira che prima para a mani nude il rigore a Vassell e dopo realizza il rigore decisivo battendo il suo collega James.
Pure quello tra Svezia e Olanda va ai rigori dopo che sia i 90′ regolamentari che i supplementari finivano 0-0. Si va ai rigori che vedono un errore per parte di Ibrahimovic e Cocu nella prima serie ma decisivo si rivela l’errore di Mellberg con Robben che non sbaglia per l’orange che vanno ai semifinale per 5-4.
Netta la supremazia ceca sui danesi che subiscono una dura sconfitta per 3-0. Per la Rep. Ceca vanno in rete il gigante Koller che apre le marcature e la doppietta di Baroš.
La sorpresa è ancora la Grecia che riesce ad eliminare i campioni uscenti della Francia con il gol di Charisteas al 65′ e si qualifica sorpredentemente ai semifinali dove trova sulla sua strada la forte Rep. Ceca.
Gli uomini di Rehhagel riescono a compiere un altro miracolo uscendo vittoriosi con il ‘silver gol’ (nuova regola per i supplementari) di Dellas al 105′ accedendo alla finale dove ad aspettarli trovano i padroni di casa, il super favorit Portogallo che, il giorno prima, battono 2-1 l’Olanda con i gol di Cristiano Ronaldo e Maniche dopo l’autorete di Andrade che, prima, aveva pareggiato i conti per gli olandesi.
Il 4 luglio, allo stadio da Luz, alle 19:45 il tedesco Merk dà il via alla finale, che vede i portoghesi guidati da Figo alla ricerca della vittoria. Al 57′ la Grecia, Charisteas elude la difesa lusitana e deposita in rete il calcio d’angolo battuto da Basinas.
I lusitani si gettano a testa bassa alla ricerca del pareggio ma la difesa eretta dal tedesco Rehhagel tiene l’impatto dei vari Rui Costa, Deco e Figo e il fischio finale trova ancora l’ellenici in vantaggio.
Grecia nell’Olimpo, Portogallo all’inferno.