Europa League, tris tricolore. Pepito Rossi torna al gol

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Qualcuno la definisce “la coppa di serie B” europea eppure la vecchia coppa UEFA, ha sempre avuto il suo fascino e la sua importanza.

Ovviamente gli occhi sono sempre puntati principalmente sulla “sorella” dalle grandi orecchie, la Champions League, ma il 2^ trofeo più importante d’Europa annovera da sempre partecipanti di spessore internazionale non di molto inferiori a quelle che scendono in campo “il mercoledì” (giorno della Champions per antonomasia, ndr). Qualcuno ricorderà, inoltre, che tra gli anni ’90 ed il 2000 questa competizione era quasi un’esclusiva italiana. Nelle 11 edizioni di quegli anni infatti la coppa venne vinta ben 8 volte su 11 da club italiani ed in 4 anni la finale fu addirittura tutta a tinte tricolori. Napoli, Parma 2 volte, Juventus (2) e Inter (3) le vincitrici, ma anche altre italiane arrivarono soventi alle fasi finali del torneo. Con l’avvento della Champions League, purtroppo, questo trofeo è stato un pò snobbato, soprattutto dalle squadre del nostro campionato che da 16 anni non riescono più ad arrivare neanche in finale.

Nell’edizione 2015/2016, già arrivata al 2° turno con le gare di ieri, sono 3 le squadre italiane che dovranno provare a sfatare questo tabù: Napoli, Fiorentina e la “retrocessa” Lazio (essendo eliminata dai play off di Champions per regolamento è stata inserita nel quadro delle partecipanti all’Europa League).

Dopo questo breve preambolo, analizziamo appunto le gare delle nostre tre rappresentanti nella giornata di ieri che le hanno viste tutte vincitrici:

Belenenses – Fiorentina : 0-4 (Pepito Rossi torna al gol)

La “viola” continua a stupire. Dopo aver strapazzato l’Inter in campionato tornando prima in Serie A dopo oltre 15, anni gli uomini guidati da Paulo Sosa umiliano anche i modesti portoghesi di Sa Pinto, ripetendo il poker di reti di domenica. Una vittoria netta, meritatissima, frutto di una perfetta lettura tattica del tecnico, che pur mandando in campo diverse seconde linee, ha disegnato un 3-5-2 molto duttile, capace di trasformarsi in un iperoffensivo 3-3-4 in fase d’attacco. Il Belenenses non aveva le armi per opporre resistenza alla furia viola ed il risultato è lo specchio perfetto dei valori visti in campo. Bernardeschi, Babacar, un autogol di Tonel e soprattutto il ritorno al gol di Pepito Rossi, dopo 501 giorni dall’ultimo centro in maglia viola. I mattatori del match riscattano la sconfitta col Basilea della 1a giornata e portano la Fiorentina al secondo posto del girone con l’umore della Firenze calcistica alle stelle, ormai consapevole di poter recitare un ruolo importante in questa stagione.

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Legia Varsavia – Napoli : 0-2 (Higuain da capogiro)

Varsavia sbancata! Senza se e senza ma, questo Napoli è in continua ascesa. Dopo un inizio balbettante in trasferta in questo primo scorcio di stagione, finalmente la squadra di Sarri rompe l’ultimo tabù e centra la sua prima vittoria esterna dell’anno, imponendo il suo gioco anche fuori dalle mura del San Paolo. Nonostante un ampio turnover (ben 7/11 i giocatori rispetto al campionato) il Napoli dimostra una solidità difensiva importante e spolvera un gioco offensivo a tratti travolgente, che trova nei suoi terminali Mertens e soprattutto il “pipita” Higuain, i maggiori lampi di classe. Il gol del 2-0 porta la firma del bomber argentino ed è un pezzo di rara bellezza. Il pubblico di Varsavia non ha potuto far altro che inchinarsi davanti ad una giocata così bella. “O sole mio”, splende sulla Napoli europea. 2 vittorie su 2 e squadra in testa alla classifica del proprio girone.

 

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Lazio – St. Etienne : 3-2 (Ancora una rimonta dei biancocelesti)

Chiudiamo con la squadra capitolina. Una squadra capace ancora una volta di rimontare l’iniziale svantaggio, come era successo in campionato nella trasferta di Verona, ma che nonostante il doppio vantaggio numerico in campo per le espulsioni di Beric – nel primo tempo dopo una gomitata rifilata a Mauricio – e di Sall (autore del gol dello 0-1 ndr) – al 77’ per doppia ammonizione dopo un fallo su un incontenibile Felipe Anderson -, ha avuto il difetto di non chiudere la partita e di tenere il risultato in bilico fino alla fine. C’è da dire che anche la Lazio, così come le altre squadre italiane, ha effettuato un ampio turnover nella gara con i francesi. Berisha in porta, Radu e Hoedt in difesa, Onazi a centrocampo, Keita e Mauri in attacco inseriti nell’11 iniziale con quest’ultimo schierato punta “falso nueve”, le scelte di mister Pioli, che a fine gara ammette che la squadra doveva gestire meglio il vantaggio. In tutti i modi, la Lazio dimostra comunque segnali di crescita nel gruppo che gli permettono di centrare la 1a vittoria nel girone e salire a 4 punti in testa alla classifica a pari merito col Dnipro.

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