Lacrime romane, Milano se la ride!

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Un weekend calcistico da dimenticare per le squadre romane. Questa 11ª giornata era caratterizzata dal doppio incrocio Roma – Milano, ma solo le milanesi hanno potuto festeggiare e muovere la loro classifica. Infatti Roma e Lazio crollano sotto i colpi rispettivamente di Inter e Milan, le due compagini della città della “Madunina”

Tralasciando la sfida tra Inter-Roma della notte di Halloween, focalizziamo la nostra attenzione sulla gara tra Lazio e Milan.

ROMA – I rossoneri sono riusciti a fare ancora meglio dei cugini nerazzurri, espugnando l’Olimpico con un perentorio 1-3 (0-3 il parziale a 5′ dalla fine prima del gol della bandiera di Kishna), umiliando i biancocelesti per tutti i 90’ di gioco.

La Lazio, praticamente spettatrice non pagante dell’incontro, ha collezionato la seconda sconfitta consecutiva in soli 4 giorni, che cancella quanto di buono fatto nell’ultimo periodo. Male tutti, Marchetti in primis, che ha praticamente regalato i primi 2 gol ai rossoneri, il primo con una respinta sciagurata sui piedi di Bertolacci su un tiro non irresistibile di Cerci, il secondo uscendo a farfalle su uno spiovente, permettendo il ritorno al gol di Mexes entrato da pochi minuti.

Ma oltre all’estremo difensore biancoceleste, anche tutti gli altri compagni di squadra sono stati ben al di sotto della sufficienza, e hanno avuto una preoccupante involuzione di gioco. Biglia non ha mai dato il giusto ritmo alla manovra, Felipe Anderson e Candreva non hanno mai creato superiorità in attacco, Klose inesistente, per non parlare della difesa con una coppia centrale a velocità zombie, in perfetta versione primo novembre, giorno dei morti.

Tutto questo è l’ennesimo film dell’orrore già visto troppe volte quest’anno, soprattutto lontano da Roma, dove la Lazio ha dimostrato più di una volta una strana idiosincrasia fuori dalle mura amiche. Stavolta però anche l’Olimpico, che finora era stato un vero fortino, non è bastato alla squadra di Pioli, anch’egli non esente da colpe visto che alcune scelte sull’11 iniziale sono apparse davvero troppo approssimative.

A nostro avviso, ad esempio, Candreva e Lulic, già da quanto mostrato dalla precendente sconfitta contro l’Atalanta nel turno infrasettimanale, hanno un evidente bisogno di tirare il fiato, e anche a centrocampo il tecnico sembra essersi tirato da solo la zappa sui piedi, poiché fare una sostituzione tattica dopo un tempo (ci riferiamo al cambio tra Onazi e Cataldi a inizio ripresa) vuol dire ammettere il proprio errore.

Due sconfitte consecutive, quindi, che ridimensionano un po’ la Lazio. Ma non c’è tempo per piangersi addosso. Ora servirà riordinare subito le idee e trovare compattezza e serenità, poiché nei prossimi 2 impegni non sono assolutamente ammessi errori.  Il calendario della settimana prossima, infatti, è da bollino rosso: prima l’impegno in Europa League e poi il derby contro la Roma. Questa deve essere la setimana del riscatto.

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