Serie A: il Napoli sottoToni

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Verona-Napoli, sfida storica di Serie A, finisce 2-0

C’è una ‘fatal Verona’ anche per il Napoli. I partenopei affondano sotto i colpi di un Toni versione “mundial 2006” e rischiano di lasciare al Bentegodi ogni speranza di qualficazione Champions.

Le partite del lunedì di campionato hanno lasciato in eredità una classifica a dir poco burrascosa per gli azzurri. Le vittorie di LazioFiorentina e Sampdoria fanno sì che il Napoli perda il terzo posto a favore della squadra biancoceleste e veda alle calcagna i Viola e i Blucerchiati lanciatissimi.

Dicevamo di un Toni dai superpoteri, passano gli anni ma l’attaccante sembra non sentirli nelle gambe e continua a gonfiare la rete come ha sempre fatto nella sua lunga e redditizia carriera.Una sua doppietta schianta il Napoli, prima rete che arriva a pochi minuti dall’inizio del match.Toni conclude in porta dopo un’azione di sfondamento, lasciando a bocca asciutta sia Mesto che Andujar. Gli azzurri entrano in campo con l’interruttore spento, c’è una sola squadra in campo per i primi 20 minuti, la rete del Verona arriva in modo quasi naturale.

Stesso copione nella ripresa: palla recuperata a centrocampo, con un palleggio a dir poco sterile dei partenopei, ed Halfredsson s’invola sulla fascia sinistra servendo il sempreverde Toni ed è 2-0. Sia dopo la prima che dopo la seconda rete, la reazione del Napoli risulta essere senza convinzione, senza la giusta cattiveria agonistica che dovrebbe avere una squadra invischiata completamente in una lotta alla qualificazione Champions serratissima. Da segnalare in zona offensiva una grandissima occasione per Zapata a fine primo tempo, ed una traversa con un calcio quasi da fermo di Gabbiadini.Troppo poco per acciuffare un risultato di vitale importanza per il futuro del campionato napoletano.

Il Napoli nelle sue ultime uscite di Serie A dà la sensazione di aver mollato la tensione, la concentrazione. Sembra essere molto più in palla in Europa League.Va bene che le partite di Coppa sono da “dentro o fuori” e quindi bisogna sbagliare il minimo indispensabile, ma puntare tutto su questa Coppa è un azzardo che il Napoli non può permettersi; si rischia, alla fine della giostra, di rimanere con un pugno di mosche in mano. Il turn-over proposto da Benitez sembra essere una conferma di questo: tenere Higuain in panchina per gran parte della partita ne è un esempio. Questa squadra non ha la maturità necessaria per affrontare partite così decisive senza alcuni uomini cardine, non può permettersi certe defezioni. D’altronde non lo fa nemmeno la Juventus, che -già con lo scudetto in tasca- lascia in campo per tutto il match di Palermo il suo uomo simbolo, Tevez, pur avendo in settimana una partita a dir poco decisiva in quel di Dortmund.

 

Pagelle

Andujar 5 : male,malissimo sulla prima rete di Toni. Incerto con i piedi nella ripresa dove stava per fare un pasticcio quasi a centrocampo calciando la palla di ginocchio. Rivedibile.

Mesto 4 : spazzato via dalla furia di Toni sul primo gol. Inconsistente in quasi tutte le fasi della partita, far rimpiangere Maggio era un’impresa ardua ma lui c’è riuscito.

Higuain 5,5 : entra con i suoi, sotto di 2 reti ed inizia a giocare da regista.Emblema della confusione tattica in cui è incappato il tecnico spagnolo in questa partita. Pur giostrando lontano dall’area non gli manca una mezza occasione da gol, ma non è giornata nemmeno per lui.

Raul Albiol 5,5 : fa a sportellate con Toni. Spesso perde il duello, ma non affonda mai definitivamente come quasi tutto il suo reparto. Nervoso, litiga spesso con il direttore di gara lamentandosi del gioco sporco dell’attaccante scaligero.

Britos 5 : si perde Toni nell’azione del secondo gol, aldilà dei discorsi tecnico-tattici, non è un difensore che possa giocare in una squadra di così alto livello.

Ghoulam 4,5 : prestazione balorda la sua. Soffre qualsiasi avversario che veleggi nei suoi mari. Spaesato ed impaurito, irriconoscibile.

David Lopez 3,5 : con quei piedi che si ritrova e quella velocità di gioco che esercita farebbe fatica a giocare anche in una media squadra di serie B. Simbolo del mercato estivo sbagliato del Napoli. Doveva arrivare Mascherano ed invece è arrivato lui, una fotografia impietosa.

Inler 6 : all’interno di una complessiva prestazione incolore dei suoi cerca di dare una scossa alla partita.Un paio di suoi tiri insidiosi mettono in ambasce il portiere scaligero Benussi.Giocare a fianco di Lopez non lo aiuta di certo,in ripresa.

De Guzman 4 : non combina niente di buono. Difficile anche solo accorgersi della sua presenza in campo. Vuoi la posizione troppo defilata, vuoi la sua giornata storta, l’olandese ha giocato la sua peggior partita da quando è a Napoli.

Callejon 6 : entra in campo da ala destra, poi dopo un pò si ritrova a fare il terzino. Lui cerca di metterci quel pizzico di tecnica in più che non guasta mai, ma la partita è ormai andata, bello un suo numero sulla linea del fondo ai limiti dell’area avversaria sul greco Lazaros.

Hamsik 4 : ormai è una notizia quando gioca in modo sufficiente, è incappato in una deficienza tecnica che lascia tutti di stucco. Se il Napoli quest’anno non ha fatto il salto di qualità, a mio parere la colpa è maggiormente sua, perché puoi inventarti qualsiasi alchimia tattica ma se in campo i giocatori non fanno la differenza è tutto inutile.

Gabbiadini 6 : in 10 minuti ha fatto molto di più di Hamsik, andando anche vicino ad un eurogol.

Mertens 5,5 : la voglia di fare c’era tutta, ma la difesa scaligera è difficile da scardinare da solo. Risulta esssere il più pericoloso dei suoi, o precisamente dà sempre quella sensazione di pericolosità che altri non garantiscono.

Zapata 5 : avesse fatto quel gol a fine primo tempo forse stavamo parlando di un’altra storia, un’altra partita. Questa volta non riesce ad insaccare come ultimamente gli stava riuscendo spesso.

 

 

 

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