Tennis, Djokovic vince una finale epica: battuto Alcaraz in 3 set a Cincinnati

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Tennis, Novak Djokovic vince una finale epica: battuto Carlos Alcaraz in 3 set a Cincinnati. Il campione serbo è riuscito a superare i momenti di difficoltà e ha sconfitto il fenomeno di Murcia con il punteggio finale di 5-7, 7-6( 7) , 7-6( 4) . L’incontro è durato 3 ore e 49 minuti: si tratta della finale più lunga nella storia dei Masters 1000.

Quella tra Djokovic e le partite leggendarie sembra una storia destinata a non finire mai. Il belgradese, insieme ad Alcaraz, ha dato vita a una partita difficile da dimenticare e conquistato il titolo numero 95 in carriera. Si tratta del 39esimo Masters 1000, il terzo al Western & Southern Open.

A un passo dal baratro, costretto a fronteggiare un match point nel tie-break del secondo set, Djokovic ha trovato ancora una volta il modo di stupire tutti e ottenuto un successo che resterà negli annali. La capacità di non mollare, una forza di resilienza fuori dal comune: sono queste le qualità che gli hanno consentito di vendicare la finale persa a Wimbledon.

 

Djokovic vince una finale epica

 

“E quando penso che sia finita. È proprio allora che comincia la salita” , recita il testo di una delle canzoni più celebri di Antonello Venditti. Una canzone che Novak Djokovic deve aver ascoltato in più di un’occasione e inciso bene nella sua mente. Parole quasi profetiche pensando a quanto accaduto a Cincinnati

Il primo a sorprendere il rivale in risposta è stato proprio Djokovic nel sesto game, quando ha improvvisamente fermato a zero un impreciso Carlos Alcaraz. Il contro break, però, è arrivato in maniera immediata e ha cambiato completamente la partita. Il serbo ha iniziato a soffrire a causa della forte ondata di calore e ha finito per perdere il servizio in malo modo anche sul 5-5.

Il lungo toilet break non ha restituito nuove forze a un Djokovic sempre più in lotta con le condizioni climatiche. Lo spagnolo ne ha approfittato per portarsi in vantaggio nel secondo set e guidare la disputa. Il primo vero passaggio a vuoto del match di Alcaraz ha fornito fiducia a Djokovic, che punto dopo punto ha costruito le basi di una solida rimonta.

La svolta si è palesata nel tie-break: Djokovic annulla un match point e riapre definitivamente la partita. Il set decisivo ha regalato grande spettacolo: entrambi hanno dato tutto e deliziato gli appassionati di tennis. Scambi lunghi, intensi, tattici hanno caratterizzato l’ultima incredibile fase di gioco.

 

Alcaraz non molla, ma Djokovic chiude i conti

 

Djokovic ha avuto due match point nel nono game, ma Alcaraz ha inserito il pilota automatico e cancellato le occasioni giocando un punto senza senso. Costretto a correre da una parte all’altra del campo, lo spagnolo ha recuperato un discreto drop shot e trovato un passante stellare con il rovescio.

Djokovic ha accettato la sfida e, chiamato a servire per il titolo, giocato due incredibili colpi sulle palle break offerte al rivale. Alcaraz ha acceso di nuovo il semaforo rosso e siglato un insperato contro break cancellando altri due match point, quattro in tutto. Djokovic e Alcaraz si sono giocati tutto al tie-break.

 

Il serbo ha mostrato maggiore lucidità e, dopo aver perso il mini break di vantaggio, non si è lasciato condizionare dalle numerose occasioni gettate alle ortiche. Djokovic ha guardato il suo team per un cenno di assenso e, sotto 3-4, vinto quattro punti di fila affidandosi al servizio e al rovescio.

 

Djokovic: “Una delle partite più dure della mia carriera”

 

Al termine del match, nello specifico in conferenza stampa, Djokovic ha speso parole di profonda stima nei confronti di Alcaraz e paragonato la finale di Cincinnati a quella con Rafael Nadal agli Australian Open 2012. Apprezzamenti che hanno emozionato uno sportivo Alcaraz, in lacrime dopo aver perso il match.

Abbiamo dato vita a una partita pazzesca. Non credo di aver giocato molti match come questo nella mia vita. Forse posso paragonarla alla finale con Rafael Nadal agli Australian Open nel 2012. Ovviamente parliamo di un incontro al meglio dei tre set in questo caso, ma è durato quasi quattro ore” , ha spiegato Djokovic.

È stata una delle partite più dure mentalmente, emotivamente e fisicamente che abbia mai disputato in carriera. Alcaraz non mi sorprende più ormai. Il modo in cui ha vinto alcune grandi partite è impressionante. Devi solo abbassare il cappello di fronte a un ragazzo del genere, che gioca in maniera così matura e gestisce la pressione alla grande” .

Non possiamo dimenticare la sua età. Le sensazioni che provo in campo contro di lui mi ricordano quelle con Rafael Nadal” , ha concluso il serbo. Alcaraz, da parte sua, ha spiegato: “Sono esausto ma orgoglioso di me stesso.Ho lottato fino all’ultimo punto: non so perché stavo piangendo alla fine. Ho quasi battuto uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi” .

Photo Credit: Lulop

 

 

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