Durante il XVI ed il XVII secolo Castellammare sviluppò sul piano amministrativo, religioso ed economico. Un documento testimona la consegna del Castello al nuovo cittadino Cesare Sansone, che prima di ottenere il possesso di proprietà, dovette amministrare alcuni beni. La carica di Castellano, era annuale, con nomina riservata alla famiglia Farnese, feudataria della città dal 1541.
Ristrutturarono il Castello sotto il regno di Federico II, e ricostruito dagli angioini durante il vespro. Non corrispondeva più all’esigenza di difesa. Durante il dinamismo nei secoli del viceregno spagnolo, cominciò a declinare nel XVIII secolo. Il Castello, con tutti i beni della famiglia Farnese, passò in eredità a Carlo III di Borbone, re di Napoli e figlio di Elisabetta Farnese, ultima figlia di quella dinastia.