Chianti, a spasso tra cantine e medioevo


Chianti – Al centro della Toscana, tra Firenze, Siena ed Arezzo c’è il Chianti, un delizioso susseguirsi di dolci colline e piccoli borghi dove il tempo sembra esseresi fermato. Ogni stagione è buona per visitare il Chianti; la campagna mostra il suo splendore in ogni stagione e i borghi si animano spesso con feste legate alla storia, alle tradizioni, al buon cibo e soprattutto al buon vino.

Greve in Chianti

Per visitare il Chianti è consigliabile partire da Greve in Chianti, considerato “La Porta del Chianti Classico”. Cuore di Greve è Piazza Matteotti, una caratteristica piazzetta triangolare circondata da portici sotto i quali campeggiano piccole bottegucce e deliziosi ristorantini dove gustare una succulente bistecca di chianina ed assaporare la vera cucina toscana.

A Greve, decisamente interessante è la visita al Castello di Verrazzano, luogo dove visse Giovanni da Verrazzano, navigatore italiano, scopritore della Baia di New York. Oggi il Castello è una delle più rinomate cantine della zona. Durante la visita, oltre ad apprendere la storia di Giovanni da Verrazzano, è possibile visitare le cantine, apprendere le tecniche per la produzione del vino, dell’olio e dell’aceto e fare delle degustazioni.

Greve in Chianti

Poco distante dal Castello di Verrazzano, c’è il Borgo di Montefioralle, dove ebbe i natali Amerigo Vespucci, un borgo piccolissimo, ma che merita assolutamente una visita.

Dove soggiornare

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Panzano in Chianti

Frazione di Greve è Panzano in Chianti dove ogni anno, il 25 Aprile si celebra la ”Festa della Stagione Bona”. L’intera frazione viene coinvolta nella rievocazione storica della contesa fra le famiglie dei Gherardini e dei Fridolfi. La narrazione, molto suggestiva, termina con l’impiccagione di Carlo dè Gherardini, reo di aver ucciso un membro dei Fridolfi.

Le strade per l’occasione vengono affollate da cavalieri, sbandieratori, suonatori di trombe e di tamburi e da donne dal capo cinto da coroncine di rafia intrecciate a fiori di campo. I bambini praticano giochi medievali come il lancio delle freccette, la pesca al collo della bottiglia, il lancio dei dadi di legno. State attenti ai duelli che di punto in bianco scoppiano tra i cavalieri! Godetevi, invece i balli e i fuochi d’artificio.

A circa un’ora di auto da Greve spuntano le torri di San Gimignano, splendido comune dichiarato Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale dell’Unesco. Non si tratta di un borghetto, ma di un grande paese medioevale. Piazze, chiese, portici, terrazze, botteghe, torri, pozzi, mura, passeggiando per San Gimignano equivale a fare un tuffo nel Medioevo.

A San Gimignano svettano 14 torri, ma si narra che inizialmente le torri fossero addirittura 72. Ogni famiglia nobile che vi insediava costruiva la propria torre per mostrare la propria potenza economica; più alta ed imponente era la torre e più grande era il potere della famiglia. Si trattava, in sostanza, di una vetrina, ma  anche per evitare eccessi, nel 1255 un regolamento vietò la costruzione di torri più alte della Torre Rognosa (la più alta all’epoca).

A 12 Km da Sa Gimignano c’è un altro gioiello del medioevo. Si tratta di Certaldo, il comune dove ebbe i natali Boccaccio. Il borgo antico è Certaldo Alta dove possibile visitare la casa di Boccaccio, oggi un piccolo museo ed il Palazzo Pretorio.

 

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