La costruzione- Il Castello Medievale di San Michele, situato sulla vetta di una collina ad Avella, in provincia di Benevento, era, nel VII secolo, di proprietà di Zotone . Il castello fu costruito in onore dell’Arcangelo San Michele dai normanni.
In questo luogo furono ritrovati i reperti di un antico tempio dedicato al dio Giove, dove si verificavano gli oracoli e se ne ascoltavano il responso.
Durante diverse ricerche sono emersi anche elementi religiosi dedicati ad Apollo, Diana, Ercole e Giove.
Nel 1559 il duca Pietro Spinelli fece restaurare l’edificio trasformandolo in una villa di campagna.
Del castello rimangono solo alcuni resti della torre principale, in cortine e torri cilindriche. Le due cinta murarie sono distinte in base alla loro storica costruzione. Si suppone che la prima costruzione risalga all’epoca longobarda, mentre la seconda tra il XI e XII secolo.
All’interno di questa struttura ritrovarono un documento in lingua osca noto come “cippus abellanus”. Questa pietra è incisa da destra verso sinitra come l’ebraico, testimonia un patto tra Avella e Nola per regolare la proprietà di un terreno nei pressi del tempio di Ercole.
Oggi è possibile visitarlo all’interno della biblioteca del seminario di Nola.
La leggenda di due Amanti
Questo castello racchiude una tragica storia di due amanti: un nobile persiano Crofao e Bersaglia una giovane ragazza popolare. Questa distinzione sociale delineava un forte ostacolo e così decisero di voler scappare. Una malattia colpì la sua amata.
Il principe, nella disperazione, ritornò nella sua terra.
Quando giunse al castello, il giovane svenne e cadde da cavallo. Udì alcune note della lira. Dalla torre individuò la figura della sua donna.
Al suo risveglio non riuscì a trovare il castello ed attorno a sé scorse numerose tombe. In quel momento perse la sua vita.
Si narra che, nelle ore della notte, i due amanti si incontrino nei pressi del castello accompagnati dalle dolci note della lira.