Disegnando l’Italia – Nazario Nesta, la mia quarantena in tenda (Intervista)


Amo l’Italia, le sue coste e gli Italiani! Questo progetto ha diversi obiettivi, in primis valorizzare l’Italia

Sono le parole di Nazario Nesta, 28 anni, originario di San Nicandro Garganico (Foggia) che dando ascolto al suo cuore, il 19 Maggio 2019 ha deciso di intraprendere un’avventura davvero straordinaria, quella di percorrere a piedi l’intero perimetro dell’Italia.  Oltre 10.000 Km tra paesaggi ed altimetrie diverse, tra stagioni e temperature diverse, con uno zaino di 25 kg sulle spalle, senza una mappa e senza soldi.

Disegnando l’Italia

Il cammino di Nazario è iniziato dalla Puglia settentrionale in direzione sud; ha percorso, quindi,  il resto della Puglia, la Basilicata, la Calabria, le due isole maggiori, la Campania, il Lazio, la Toscana, la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Lombardia, dove a causa dell’emergenza coronavirus è stato costretto a fermarsi. Da 40 giorni Nazario è fermo a Chiuro-Teglio, in provincia di Sondrio, dove sta vivendo la sua quarantena in una tenda piantata in mezzo al bosco.

Disegnando l'Italia

Da Disegnando l’Italia a #iorestointenda e/o quaranTenda (Intervista a Nazario Nesta)

Ciao Nazario e grazie mille per la tua disponibilità. Innanzitutto come stai? Sto bene, anche se questa notte sono stato sorpreso dalla pioggia. Sono fermo da 40 giorni qui a Chiuro-Teglio, ma devo dire che, tutto sommato sto bene, non mi manca nulla.

Come nasce il tuo progetto “Disegnando l’Italia”? Era una cosa che avevo nel cuore da diverso tempo, ma pensavo di realizzarla con modalità diverse. Poi, col tempo ho maturato l’idea che questo mio desiderio potesse essere realizzato anche semplicemente mettendo un piede davanti all’altro, senza l’utilizzo di alcun mezzo di locomozione, solo con la forza delle mie gambe. Così sono partito dal mio paese che è San Nicandro Garganico, senza una mappa, senza soldi, ma con la sicurezza che quella fosse la scelta giusta per me.

Disegnando l'Italia

A cosa hai rinunciato per intraprendere questo tuo progetto? Beh! Non mi sono fatto troppe domande. Avevo un desiderio al quale poi si sono aggiunte delle concrete motivazioni che hanno contribuito a dare una spinta, un’accelerata alla realizzazione di questo progetto.

Per portare a termine il tuo viaggio, quanti Km al giorno occorre percorrere? Avevo fatto un calcolo approssimativo. Pensavo che sarebbero bastati 30 Km al giorno, ma poi mi sono dovuto ricredere e ci sono stati giorni in cui ho percorso molti più km, fino a 60 al giorno. Tieni presente che non ho una mappa e lungo il cammino incontro anche percorsi non proprio facili. Non ho avuto solo la compagnia del mare. Arrivato in Liguria ho trovato percorsi alpini e via via salendo ho fatto tappe fino a duemila metri di altitudine. Mi sono ritrovato a salire sul Monte Rosa con delle scarpe leggerissime. Fortunatamente c’è stato qualcuno che mi ha donato degli scarponcini.

Prima di partire hai fatto una preparazione atletica particolare? Sì, ho fatto una preparazione atletica di circa 4 mesi ed il mio preparatore ha detto che non aveva mai trovato una persona con la mia stessa determinazione.

Nazario Nesta

A un certo punto in Italia arriva l’emergenza Covid-19 e “Disegnando l’Italia” diventa “Io resto in tenda e/o QuaranTenda”.Ora sei un un bosco a Chiuro-Teglio, in provincia di Sondrio, in una tenda posta all’interno di una capanna che tu stesso hai costruito. Immagino che tu non abbia una dispensa. Chi ti aiuta con i viveri?

Ti confesso che lungo il cammino ci sono stati anche giorni in cui non ho mangiato. Ora, da quando sono qui a Chiuro Teglio, è come se stessi in vacanza. Non faccio troppa fatica perchè sono fermo, ho un negozietto a pochi metri da qui, mi arrivano delle donazioni che io accetto volentieri perchè lo scopo del mio viaggio è anche una raccolta fondi da destinare ad progetto di solidarietà a favore della Moldavia. Quindi più soldi risparmio e più grande potrà essere la mia donazione.

QuaranTenda

Ci sono stati in questi 11 mesi di avventura dei momenti di particolare sconforto in cui hai pensato “Ma chi me lo ha fatto fare?” No! Al contrario, dopo aver superato le difficoltà incontrate, mi sono sentito sempre meglio. Mi sono sentito una persona migliore.

Cosa cerca Nazario Nesta da questo viaggio? Mah! Di solito chi molla tutto e tutti dice di averlo fatto per “ritrovare se stesso”; io, non avevo bisogno di ritrovare me stesso, sapevo chi ero, volevo piuttosto “migliorare me stesso”. E oltre a rivalutare me stesso, desidero rivalutare l’Italia che è un paese meraviglioso, ma alcune zone, seppur bellissime, non sono per niente contemplate. Con il mio cammino mi piacerebbe accendere un riflettore anche su queste zone sconosciute al turismo di massa. Inoltre, come ti dicevo, alla base del mio viaggio c’è un progetto di solidarietà a favore della Moldavia.

Come ti immagini domani, quando il tuo viaggio sarà terminato e sarai ritornato in Puglia? Non mi immagino, vivo giorno per giorno. La vita è così, è un puzzle di piccoli momenti. C’è un passo della Bibbia che recita “Ogni giorno ha il suo affanno. Non siate dunque in ansia per il domani”. Ecco, io vivo così giorno per giorno, senza fare troppi progetti anche per risparmiarmi eventuali delusioni. Meglio viverla che sperarla la vita!

nazario nesta

Sulle pagina Facebook Disegnando l’Italia, su Instagram e su YouTube è possibile seguire il resto del cammino di Nazario Nesta ed ammirare le straordinarie foto dei luoghi che i suoi occhi hanno visto.
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