Flores D’Arcais : La guerra del Sacro – Terrorismo, laicità e democrazia radicale

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Il libro di Paolo Flores D’Arcais “ La guerra del Sacro – Terrorismo, laicità e democrazia ” mette in rilievo che i due attentati in Francia, commessi da alcuni militanti dell’ISIS, hanno messo in allarme anche altri paesi nel mirino

Quest’organizzazione criminale fiorisce e ingrassa grazie al flusso incessante di denaro e armi di cui l’Occidente è mallevadore, visto che armi e denaro originano soprattutto dalle monarchie del Golfo alleate dell’Occidente: Arabia Saudita, Qatar, Kuwait e altri emirati islamici, con cui ogni establishment “democratico” cura traffici e affari come le pupille dei propri occhi.
Pecunia non olet, anche se fondamentalista.

L’opulenza dell’Isis nasce dal contrabbando di petrolio, preziosità archeologiche, droga, che in Occidente Russia e Cina trova i suoi “utilizzatori finali”, oltre ai nababbi che ne fanno lucro. Traffico d’armi e contrabbando dei grandi beni, petrolio in primis, se si vuole si controllano, basta esigere la trasparenza dei circuiti finanziari, ma il segreto su di essi e il sancta sanctorum della City è il Verbo più sacro di ogni establishment d’Occidente.

La maggior fonte di rifornimento dell’ISIS è stata la Turchia del Sud di Erdogan e si è arricchita grazie al contrabbando di petrolio, oggetti archeologici, che in Occidente trova i suoi utilizzatori finali.
Di fronte all’avanzata di quest’organizzazione criminale, è stato indetto un G20 per discutere di strategie da adottare per risolvere questo problema ed evitare altro spargimento di sangue e si è tenuto nella Turchia reislamizzata di Erdogan che ha usato la forza militare per massacrare via terra e bombardare i curdi molto audaci e spesso vittoriosi nella guerra all’ISIS. Gli islamici nella loro linee di condotta si attengono al Corano che considerano la loro costituzione.
In particolare le donne devono indossare il Burka ed essere fedeli ai loro uomini altrimenti vengono lapidate e le fanciulle vengono date in sposa a uomini anche contro la loro volontà. La lotta all’ISIS si può combattere restando uniti e collaborando insieme per sconfiggerlo definitivamente. Tuttavia Islam non è sinonimo di terrorismo in quanto molti seguaci di questa religione, pur avendo ideali diversi dalle altre religioni, hanno le loro moschee per professare la loro religione senza nuocere a coloro che sono seguaci di un’altra religione.

Inoltre lo scopo di questo tipo di religione è la distruzione di tutti gli Stati ed i governi che, ovunque sulla faccia della terra, si oppongono all’ideologia ed al programma dell’Islam che vuole avere l’intero pianeta.
Premesso che l’ISIS vada estirpato per evitare che metta in pericolo la democrazia ripristinata dai vari stati europei dopo la triste esperienze delle dittature, bisogna favorire il dialogo tra le religioni rispettandosi reciprocamente senza condizionamenti di sorta ed abituarsi a convivere con persone di un’altra religione rispettandosi reciprocamente.

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