C’è voluto il lavoro certosino dei restauratori per riportare alla luce alcuni dettagli degli affreschi di Giotto. Il restauro degli affreschi del pittore toscano, che adornano la volta della Cappella di Santa Caterina nella Basilica del Santo a Padova, svelano alcuni dettagli. Finora nascosti dal tempo e dalla pittura invecchiata e sfaldata, riappaiono alla luce particolari che gli studiosi hanno definito interessanti. Dettagli sulla tecnica e la pittura di Giotto. Le vesti ora appaiono cangianti; il colore della pelle è di un rosa carne estremamente realistico; sorprendenti chiari-scuri dei volti e delle mani.
Il restauro porta alla luce i dettagli della tecnica di Giotto
Il lavoro di restauro, iniziato e portato avanti dalla Delegazione Pontificia della Basilica del Santo, assieme al Comune di Padova, e la Fondazione Cariparo. Prima una mappatura degli affreschi, poi il lavoro dei restauratori ha fatto il resto, eliminando parti che non erano mai state toccate prima negli scorsi restauri. La rimozione delle parti di scialbatura, ora permettono una lettura più chiara del ciclo di affreschi all’interno della Cappella di Santa Caterina. Ben visibili adesso alcuni dettagli a mano libera fatti dal pittore fiorentino sulla testa delle sante e la tecnica delle pennellate.