River Plate e’ ancora storia, il Boca e’ out

Ride ancora il River Plate, al Boca non basta la vittoria

ANCORA RIVER! I MILLONARIOS VOLANO IN FINALE NONOSTANTE LA SCONFITTA . Articolo a cura di Giacomo Cobianchi per Live and football

COPA LIBERTADORES
BOCA JUNIORS ??RIVER PLATE ??

Dopo ventidue giorni di agonia ed attesa spasmodica, di pretattica, allenamenti a porte chiuse e turnover esagerati in campionato, va in scena il secondo capitolo di questa infinita sfida. Si gioca in una Bombonera super-blindata ed a prova di commando, con un imponente spiegamento di forze dell’ordine (50 moto e ben 2 elicotteri).

L’entrata in campo delle due squadre è da cineteca, con un ricevimento in grande stile caratterizzato dal lancio dei “papelitos”, i grandi coriandoli di carta che ricordano molto l’atmosfera delle grandi sfide degli anni ‘80/’90, ma che creano un problema non da poco: il campo, infatti, è praticamente coperto dai coriandoli e ciò interferisce con le telecamere del VAR non permettendo la corretta individuazione delle linee a video, perciò l’arbitro Wilton Sampaio dà ordine agli inservienti della Bombonera di rimuoverli dal campo ed il calcio d’inizio viene ritardato di circa 20 minuti.

Boca Juniors che, giocoforza, è obbligato a scendere in campo con una formazione ed un atteggiamento smaccatamente offensivi che non rientrano nei piani abituali del suo allenatore Gustavo Alfaro: torna titolare Carlos Tevez che si posiziona alle spalle di Wanchope Ábila, Salvio e MacAllister sono i due centrocampisti con licenza di offendere, così come i due terzini Buffarini e Más. In luogo dello squalificato Capaldo, non ce la fa Daniele De Rossi che va solo in panchina e viene quindi inserito Almendra.
River Plate con la formazione-tipo, la stessa che nell’andata, dentro le mura amiche del Monumental, superò gli Xeneizes per 2-0.

Primo tempo caratterizzato dalla costante, anche se molte volte disordinata, offensiva del Boca: i padroni di casa spesso e volentieri attaccano con otto uomini, accettando il rischio di lasciare i due centrali di difesa isolati a giocare l’uno contro uno con gli attaccanti della Banda. River che, fin da subito, pare più interessato ad abbassare il ritmo del match e, possibilmente, ad approfittare delle distrazioni avversarie. Gli Xeneizes puntano forte sulla specialità della casa, il lancio lungo su Ábila e i calci piazzati. Ed è da “pelota parada” che si creano le occasioni più importanti: MacAllister è il battitore designato ed i difensori del River fanno infuriare Gallardo in quanto sempre anticipati dai colpitori del Boca; prima Ábila e Más non riescono a trafiggere Armani, ci riesce Salvio al 22’ con un sinistro dopo che la sfera viene rimpallata varie volte, ma l’urlo di gioia del Toto viene spento sul nascere, in quanto un doppio tocco di mano tra Más e Almendra invalida la giocata. Con l’andare dei minuti, il Boca riesce anche a costruire qualche combinazione favorevole a metà campo (molto bene Almendra, tra i migliori) e a rintuzzare gli attacchi del River grazie alla strepitosa solidità della sua coppia centrale e a qualche uscita pazza sulla trequarti di Andrada. Ad un minuto dalla fine, il sussulto più grande: l’ennesimo calcio di punizione viene calciato in porta da MacAllister, Armani devia sul fondo. Dal corner, la palla in mezzo viene rinviata in maniera disastrosa da Enzo Pérez che la indirizza verso la propria porta rischiando l’autogol: miracoloso il riflesso di Armani che manda la sfera alta sopra la traversa.

Seconda frazione subito frizzante: Buffarini al 1’ pesca Ábila con una gran palla alle spalle della difesa, il centravanti boquense però è macchinoso nel controllo e, pur liberatosi di un marcatore, conclude addosso a Martínez Quarta. Il tempo scorre e la veemenza del Boca si alimenta sempre di più della forza della disperazione e della frenesia. Entra Zarate per Almendra e Mauro si mette subito in moto con un paio di conclusioni, facilmente parate però da Armani. D’altra parte, i Millonarios sono poco efficaci nello sfruttare gli spazi lasciati liberi e non riescono a concretizzare i contropiedi anche a causa della fumosità degli attaccanti, Gallardo se ne avvede e cambia Borré con Pratto. Il giovane venezuelano Hurtado sostituisce un esausto Ábila e rianima la partita: all’80’ l’ennesima punizione di MacAllister trova la perfetta sponda di Lopez, sul secondo palo irrompe Zarate che tocca la palla, mentre è Hurtado a perfezionare il tap-in a pochi centimetri dalla linea di porta. Il vantaggio infiamma il finale di partita ed il Boca, sospinto dai suoi tifosi, cerca il gol che manderebbe la partita ai supplementari, ma sull’ultimo tentativo, sempre di testa, di Izquierdoz, è pronto e reattivo Armani.

Grande festa Millonaria al triplice fischio dell’arbitro: i biancorossi sono in finale di Copa Libertadores per la terza volta nel quinquennio di Gallardo, peraltro sempre superando il Boca Juniors ed invertendo definitivamente una tendenza che storicamente li vedeva sconfitti dagli Xeneizes nella competizione continentale. Molti rimpianti in casa Boca: l’atteggiamento offensivo visto in questo match, se precedentemente provato e meglio rodato, avrebbe probabilmente permesso alla squadra di Alfaro di giocarsela meglio nell’ottica dei 180 minuti.

?? ?? TOP & FLOP
TOP: LISANDRO LOPEZ. La coppia centrale del Boca deve, per forza di cose, fare gli straordinari a causa dell’atteggiamento ultraoffensivo con cui gli Xeneizes scendono in campo. Lopez e Izquierdoz giocano una partita pressoché perfetta, annullando completamente gli avanti rioplatensi. Menzione d’onore per il numero 20 che collabora alla segnatura del gol.
FLOP: RAFAEL SANTOS BORRÉ. Mattatore all’andata con il rigore trasformato in apertura ed una performance da attaccante completo, nel ritorno manda in campo la sua controfigura: spesso in controtempo e mal posizionato, poco partecipativo con le sponde, mangiato vivo dai centrali del Boca. Gallardo lo toglie per disperazione.

? TABELLINO & PAGELLE
BOCA JUNIORS (4-4-1-1)
Andrada 7; Buffarini 6.5, Lopez 8, Izquierdoz 7.5, Más 5.5; Salvio 6.5, Marcone 6, Almendra 7 (61’ Zarate 5.5), MacAllister 7 (81’ Villa SV); Tevez 6.5; Ábila 6 (61’ Hurtado 6.5).
All: Gustavo Alfaro
RIVER PLATE (4-1-3-2)
Armani 7; Montiel 6.5, Martínez Quarta 6.5, Pinola 6, Casco 7 (71’ Diaz 5.5); Pérez 6.5; De La Cruz 7, Palacios 6.5, Fernández 5; Suárez 5.5 (81’ Scocco SV), Borré 5 (67’ Pratto 5.5).
All: Marcelo Gallardo
MARCATORI: 35’ st Hurtado (BJ)
AMMONITI: Marcone, MacAllister, Tevez (BJ); Martínez Quarta, Pérez, Fernández, Diaz, Scocco (RP)
NOTE: Partita iniziata con 20’ di ritardo per le operazioni di pulizia del campo


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