“Gli idoli delle donne”, trama e recensione


<strong>“Gli idoli delle donne” – Fillippo (Francesco Arca) è un affascinante gigolò, osannato e rispettato ovunque, bello ma poco brillante, che successivamente ad un incidente stradale viene operato al viso e cambia completamente aspetto e corporatura (Lillo). Questo compromette il suo successo con le donne e per fargli riguadagnare terreno la sua agente Geraldine (Daniela Piperno) lo invita a diventare discepolo dell’ex gigolò Max (Greg), diventato una sorta di mental coach spirituale. Le cose non migliorano fino a che Filippo incontra la colombiana Juanita (Marina Valdemoro Maino), figlia di un narcotrafficante (Corrado Guzzanti) che si atteggia a novello Pablo Escobar.

“Gli idoli delle donne”, recensione

A due anni da “D.N.A. – Decisamente non adatti” (che abbiamo recensito qui) Lillo & Greg tornano a cimentarsi con la regia a braccetto con Eros Puglielli (“Copperman”), mantenendo ben saldo il fuoco sul tipo di comicità che più amano. Che funziona in effetti a teatro come al cinema, anche quando non si tratta di vincere facile giocando sull’aspetto fisico di Lillo. Questa volta il risultato finale è più esplosivo grazie alla presenza di uno scatenato Corrado Guzzanti e di altri validi comici come Valerio Lundini e Marco Mazzocca. Perfettamente in parte anche Ilaria Spada, nei panni della moglie del narcos Guzzanti, e la veterana youtuber Maryna.

Si evince chiaramente lo sforzo produttivo che tra una scena d’azione e l’altra spalleggia l’affiatamento perfetto di Lillo & Greg, i quali non si esimono dal pescare nel baule gag che hanno i loro anni ma divertono sia i loro fan più affezionati sia il pubblico nuovo. La colonna sonora scelta da Greg aggiunge poi un ulteriore effetto comico a quanto vediamo scorrere sullo schermo.

È già un risultato notevole per il nostro cinema comico riuscire a far ridere senza volgarità pur occupandosi di sessualità, senza il mero gioco di parole e pungendo i luoghi comuni che chi pecca di talento invece cavalca. Ma, come accaduto per il film precedente, a “Gli idoli delle donne” manca quello step ulteriore per decollare completamente, per agganciare la comicità storica di Lillo & Greg ai tempi che viviamo. Che per qualcuno magari è anche un bene e un fattore affascinante, senza che lo si possa biasimare: in fin dei conti si ride di gusto in maniera pulita e intelligente e, come sosteneva il grande Massimo Troisi, “la comicità è una, è unica”. Per novanta minuti di leggerezza che sa distinguersi nel mare magnum mediocre delle commedie nostrane.

“Gli idoli delle donne” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 14 aprile 2022.


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