Emanuele Filiberto di Savoia il suo messaggio di ringraziamento

Emanuele Filiberto di Savoia il Principe con un lungo post social ha ringraziato le persone che hanno reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele che proprio oggi avrebbe compiuto 87 anni. Un messaggio bello ed intenso.

Emanuele Filiberto di Savoia Oggi, mio Padre, il Principe Vittorio Emanuele, avrebbe compiuto 87 anni.
Mi è di grande conforto sapere, attraverso gli occhi della fede, che il nostro dialogo non si sia interrotto, ma che possa tutt’oggi continuare, modulando una nuova tonalità. Nemmeno la morte, infatti, può spezzare quell’intenso legame così vivo e fecondo che ci unisce. Percorrendo la lunga strada di un’esistenza difficile e spesso in salita, mio Padre ha saputo scrivere sorprendenti pagine di amore e di amicizia, attingendo a quella forza d’animo che era tratto distintivo della Sua amatissima Madre, la Regina Maria José.

Sono certo che in questo giorno, mio Padre sia più che mai vicino alla Sua Marina – mia Madre – che, per sessant’anni, è stata la Sua roccia e il Suo rifugio sicuro tra le tempeste della vita.
Ho ancora nella mente e nel cuore tante immagini e molte emozioni contrastanti di questi giorni.
Il mio primo pensiero, con il riconoscente ringraziamento a nome di tutta Casa Savoia, nell’impossibilità di farlo singolarmente, va alle migliaia di amici e di persone che, in questi giorni, hanno reso omaggio a mio Padre, riversando su di noi una straordinaria ondata di affetto. Non soltanto ai tantissimi concittadini che hanno visitato la camera ardente presso la Chiesa di Sant’Uberto all’interno della Reggia di Venaria Reale e a coloro che sono intervenuti alle esequie in Duomo, ma a quanti, in questi giorni, mi hanno semplicemente fermato per una parola di incoraggiamento e di vicinanza.
Desidero ringraziare, inoltre, quanti hanno lavorato per realizzare l’ultimo desiderio di mio Padre nella nostra amata Torino. Dovunque, con i miei collaboratori, ho trovato una disponibilità eccezionale: dalle istituzioni nazionali e locali, dalle autorità di Pubblica Sicurezza, Forze
Armate e Forze dell’Ordine, dalla Reggia di Venaria, dall’Arcidiocesi di Torino.
​Un ringraziamento particolare va, inoltre, agli Ordini Dinastici della mia Casa che, con l’Ufficio del Cerimoniale e la Delegazione per il Piemonte, hanno lavorato, con competenza, in modo impeccabile, nonché all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Mio Padre mi lascia una grande responsabilità.
Ho il dovere di guidare Casa Savoia in una contemporaneità sempre più multiforme e articolata. Apprestandomi a questo difficile compito, sono più che mai consapevole che l’unità familiare sia la più grande risorsa con cui affrontare tale sfida.
Casa Savoia ha il dovere di continuare a testimoniare la ricchezza di una tradizione e di una storia lunga più di mille anni. È un impegno che assumo più che mai oggi con spirito di servizio.
Grazie a tutti gli Italiani che ci sono stati accanto in questi giorni così dolorosi.

 


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