Tra le vie storiche di Napoli risuona un antico detto: “‘E chiacchiere s’ ‘e pporta ‘o viento; ‘e maccarune jengheno ‘a panza.” (letteralmente “Le chiacchiere se le porta il vento; i maccheroni riempiono la pancia”). Tale espressione trova un parallelo nel latino “verba volant, scripta manent” (le parole volano, gli scritti rimangono) e sottolinea l’inconsistenza delle parole rispetto alla concretezza delle azioni e delle realtà tangibili.In altre parole, mentre le chiacchiere sono fugaci e spesso prive di sostanza, ciò che è concreto e tangibile – come un buon piatto di maccheroni – ha un valore reale e soddisfacente.
“‘E chiacchiere s’ ‘e pporta ‘o viento; ‘e maccarune jengheno ‘a panza”, più che mai rilevante e attuale
“‘E chiacchiere s’ ‘e pporta ‘o viento” è un invito a non farsi ingannare dalle parole, a cercare sempre la sostanza e a dare valore a ciò che è realmente significativo.
In un’epoca in cui spesso le parole sembrano avere il sopravvento, il richiamo alla concretezza e alla sostanza che emerge da questa espressione è più che mai rilevante e attuale.
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