Italia, che mazzata nella notte di Londra!

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Italia, che mazzata nella notte di Londra!

Italia, gli azzurri di Mancini affondano nella “Finalissima” contro Scaloni. Il post gara di Gianfranco Piccirillo:

L’unica nota positiva italiana di questa sfida è la titolazione della supercoppa mondiale ad Artemio Franchi, ex presidente di una federazione sempre più in difficoltà, nonostante la vittoria degli ultimi europei, per il resto si è vista solo la notevole qualità tecnica dei calciatori offensivi argentini. La nazionale di Mancini tiene bene la netta superiorità dei campioni del sud america esclusivamente nei primi trenta minuti, ma poi crolla sotto i colpi di Lautaro Martinez e Di Maria, serviti deliziosamente da Messi, che vuole vincere i prossimi mondiali in Qatar, ai quali invece l’Italia dovrà rinunciare, a meno di un sempre più improbabile ripescaggio. Oltre la tecnica indiscutibilmente elevata degli argentini favoriscono i gol anche gli errori di Di Lorenzo, Bonucci e Chiellini oltre che del portiere Donnarumma per la mancata uscita su Di Maria, che potrebbe essere acquistato dalla Juventus. Le assenze di Spinazzola, Verratti ed Insigne non aiutano Mancini nella sua ricerca del riscatto, dopo la tremenda delusione della mancata qualificazione ai Mondiali, ma le uniche parate di Martinez sul colpo di testa di Belotti nel primo tempo e sul tiro di Locatelli nella ripresa sono davvero troppo poco per una nazionale, che prova a rendersi più pericolosa con gli inserimenti di Scamacca, Lazzari e appunto Locatelli, per Chiellini, Bernardeschi e Belotti, ma non ci riesce assolutamente.

Molto più impegnato il pipelet stabiese che deve compiere un paio di interventi importanti sui compagni del PSG Di Maria e Messi e su quello della nazionale Bonucci per evitare l’autogol, mentre Mancini finalmente decide di fare entrare Spinazzola dopo il tremendo infortunio degli europei e il meritato tributo a Giorgio Chiellini, uscito dopo il primo tempo, che con 117 presenze in nazionale abbandona la stessa, oltre la Juve, ma non ancora il calcio giocato. Nemmeno l’uscita di De Paul, protagonista assieme al tridente offensivo aiuta la nazionale ad interrompere il netto dominio albiceleste, sottolineato dagli olè irriverenti del folto pubblico del Wembley a stragrande maggioranza favorevole all’Argentina, che può assistere a numeri di alta scuola calcistica, al terzo gol di Dybala, subentrato nel recupero, e alla premiazione della Supercoppa da parte della squadra di Maradona, sempre presente negli striscioni e nei cori, proprio alla vigilia del giubileo della regina Elisabetta, che sta per stabilire invece il record storico di anni di permanenza sul trono britannico. Per Mancini non resta che dare subito più spazio ai giovani, per evitare di subire altre goleade nei prossimi difficili impegni di Nation League, a cominciare da quello di sabato sera a Bologna contro una nazionale tedesca in piena fase di ricostruzione dopo le ultime cocenti delusioni mondiali ed europee, ma sempre temibile e da affrontare con un atteggiamento completamente diverso da quello remissivo visto stasera.

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