Laminae Cantus in concerto a Lecco

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Laminae Cantus in concerto a Lecco 9 novembre Fondazione Borsieri in un insolito trio.

Laminae Cantus ,comunicato stampa

“Sabato 9 novembre alla Fondazione Borsieri di Lecco (Via San Nicolò, 8), all’interno del cartellone “Insieme con la Musica” a cura dell’Associazione di musica e cultura Mikrokosmos, lo spettacolo di Laminae Cantus in un originale trio. Dopo i successi di Savona e Alessandria, torna l’originale progetto di Emanuele Cedrone dedicato alla Melodiosa. Insieme a Cedrone ci sarà la pianista M° Livia Rigano, una delle collaboratrici storiche e più assidue di Laminae Cantus. Per questa data oltre al duo ci sarà anche l’attrice Alessia Benini.

A Lecco assisteremo ad una forma non usuale per Laminae Cantus che regalerà uno spettacolo delicato e profondo al tempo stesso. Il programma per questo sabato è tanto lunare quanto poetico: Le Voyage dans la Lune – Concerto dedicato al 50° dell’allunaggio: un reading musicale. Insieme a Cedreone e Rigano ci sarà la partecipazione dell’attrice Alessia Bedini che teatralizzerà dei componimenti poetici di Giacomo Leopardi, Giovanni D’annunzio, Alda Merini e Gianni Rodari dedicati alla Luna. Un valore aggiunto al concerto, dove la musica e la parola danzeranno insieme completandosi, sarà l’amplificarsi emozionale di visioni e suggestioni a cui il pubblico farà da cassa di risonanza. Poesia e musica ed ecco: Bellini (Vaga luna – arietta), Chopin (Notturno Op.9 n°2), Debussy (Nuit d’etoile – lied), Beethoven (Chiaro di Luna), Mozart (La regina della notte dal flauto magico), Schumann (Op. 15, N°. 1 “Von fremden Ländern und Menschen” dalle Kinderszenen), ancora Bellini (Casta Diva), infine Puccini (Nessun dorma), ovviamente riletti da melodiosa e pianoforte.

“La mia passione per la Melodiosa arrivò coma una sorta di folgorazione quando la sentii e la vidi per la prima volta verso la metà degli anni 2000 nel film Delicatessen di Jean-Pierre Jeunet. Era suonata dal protagonista e io rimasi letteralmente rapito dal suono. Cominciai ad informarmi e conobbi dei gruppi in rete di musicisti e amatori da tutto il mondo, mi si aprì un universo: dal come fosse possibile farla suonare, alle possibilità espressive, gli autori che l’avevano usata, i film in cui era presente nella colonna sonora etc. Laminae Cantus nasce dalla mia esigenza di riscattare uno strumento preso mai troppo sul serio dai più, relegato a simpatico effetto rumorista e poco altro, costretto da sempre a fare da contorno. La Melodiosa nasce da un’intuizione e da una necessità, come tutti gli atti artistici: quella di poter avere uno strumento melodico là dove non ce n’erano altri oltre la voce e che fosse di facile reperibilità”. Sono le parole di Emanuele Cedrone, fondatore del Laminae Cantus Musique Ensemble: un progetto unico in Italia, raro nel mondo, incentrato sulla scoperta della Melodiosa, che il musicista marchigiano ha studiato da autodidatta – non esistendo in italia maestri di tale strumento – tanto da diventarne uno dei più noti e appassionati sostenitori. Laminae Cantus nasce proprio per divulgare la storia, il suono e le possibilità espressive della Melodiosa.

Marchigiano, classe 1980, diplomato in percussioni afrocubane, polistrumentista, esecutore, arrangiatore e compositore nei Sursumcorda, Emanuele Cedrone fonda Laminae Cantus nel 2014. Il grande pubblico lo scopre nel 2015 grazie alla partecipazione a Italia’s got Talent. Nel corso degli anni Laminae Cantus si esibisce in Italia e all’estero, catturando l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori per l’originalità della proposta, la scelta del repertorio, il suono evocativo che arriva dal profondo della materia, con uno strumento controverso che percorre da sempre le vie meno battute della storia della musica. “Attraverso la Melodiosa posso cantare un repertorio che ho sempre amato, quello operistico, con storie struggenti e melodie meravigliose, che caratterizza l’Italia nel mondo e la rende subito comprensibile e riconoscibile, in più ho uno strumento assolutamente fuori dall’ordinario che però fa parte in qualche modo della vita di ognuno di noi”.

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