Mehari: il viaggio di Giancarlo non finisce

PUBBLICITA

La spiaggina del giornalista Siani in mostra al PAN

I frequentatori della mostra di Francesco Paolantoni al Palazzo delle Arti di Napoli, inaugurata il 15 Novembre, hanno trovato, in un angolo dello spazio espositivo, fare bella mostra di sé una autovettura dal colore flou, che non tutti ricordano: si tratta della Mehari di Giancarlo Siani, assassinato dalla Camorra il 23 settembre del 1985, all’ età di 26 anni. Fin qui la nuda cronaca, e le dolorose pagine di Storia che ad essa sono seguite.

Nel 2014, invece, si scopre che la Fondazione POL.I.S. (Politiche integrate di sicurezza, per le vittime innocenti di criminalità e i beni confiscati) con il suo Presidente Paolo Siani hanno deciso di rimettere in moto la Mehari, di permetterle di girare di nuovo per le strade di Napoli, per dare -ancora e sempre- la possibilità alle idee di circolare liberamente, soprattutto quando queste idee ci fanno riflettere sul senso della parola legalità. Testimonianza viva, dunque, che , nel suo viaggio, vuole dire no al sorpruso e alla barbarie; memoria e memoriale al tempo stesso, di un’epoca che sembra finita mentre, in realtà, la cronaca di questi giorni ci racconta -ancora e sempre- di giornalisti minacciati, privati della libertà personale e fortunati al punto da poter accedere ad una scorta per la loro incolumità.

Il progetto di Pol.i.s. non si ferma qui, con una sorta di tour turistico-promozionale dell’immagine del giovane che abbiamo apprezzato in “Fortapàsc”, pellicola del 2009; anzi, prosegue con lo step successivo che è quello di inglobare l’autovettura all’interno di una stele che dovrebbe essere posizionata presso la Rotonda Caldieri. Non un monumento che onori chi non c’è più fisicamente, ma un mònito che vada ben al di là dello spartiacque generazionale, perchè la guerra non finisce solo perché i morti trovano pace.

La guerra è in corso; e la battaglia comincia dalla parola legalità, all’interno della quale (per Siani ma per tutte le vittime di tutte le mafie)  sono contenute lo scrigno del ricordo e della memoria, ma anche gli atti con in quali lo Stato espropria e confisca terreni, ville, attività commerciali, sottraendoli alla delinquenza organizzata. La guerra non è ancora finita.

PUBBLICITA

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

LEGGI ANCHE

Juve Stabia Tarantino ed il suo Pulp Fiction

  Juve Stabia protagonista di questo focus Nazzareno Tarantino, allenatore in seconda e pezzo importante della storia gialloblu. Nazzareno Tarantino è stato protagonista in questo campionato...

Scafati Basket parla Boniciolli

  Scafati Basket il capo allenatore Matteo Boniciolli come riporta il comunicato ufficiale della società ha commentato la gara di Milano con diversi contenuti interessanti: Il...

Nello Petrucci con “La danza dell’Abisso” alla 60esima Biennale di Venezia

«Nonostante le maschere che possiamo indossare, siamo “ovunque stranieri” di noi stessi nella danza dell’esistenza» - dichiara Nello Petrucci. Il suo ultimo lavoro "riflette", attraverso la figura del clown, la dualità dell’uomo nella società moderna

Robotica e automazione nel settore dell’alimentazione, tra sicurezza ed efficienza

Robotica e automazione nel settore dell'alimentazione: insieme per trasformare l'industria e garantire sostenibilità.

ULTIME NOTIZIE

PUBBLICITA