PERMANENZE, stanziali e temporanee, di una Campania multietnica. Angela Garofalo 10 Novembre 2014 Eventi 0 0 Voto Vota Articolo “Permanenze immagini di una Campania multietnica “si svolge al Castel dell’Ovo presso la Sala delle Carceri fino al 13 novembre ed è ad ingresso gratuito. Questa mostra fotografica fa parte di un progetto volto alla sensibilizzazione verso il fenomeno dell’immigrazione ed è cofinanziata dall’ Unione Europea e dalla Regione Campania; gestita da Cidis Onlus in partenariato con Gesco, attraverso la Cooperativa sociale Dedalus, è stata curata e realizzata nell’ ambito del Servizio Regionale di Mediazione culturale Yalla. Svolgono attività dedite all’ accoglienza, assistenza, integrazione dell’enorme numero di immigrati presenti nella Regione Campania. I loro servizi vanno dal disbrigo delle pratiche burocratiche , orientamento al lavoro, formazioni linguistiche e professionali, laboratori ludici, etc. Tra le molteplici iniziative volte in tal senso, vi è questa mostra fotografica che raffigura momenti di vita quotidiana degli immigrati presenti nella nostra regione; rappresentando il loro quotidiano fatto di lavoro, studio, famiglia, integrazione, preghiera. Attraverso questi scatti si cerca di sensibilizzare e mettere a conoscenza di quest’enorme realtà che cresce sempre più . Divenendo sempre più un immigrazione stanziale, col ricongiungimento dei propri cari e conseguente necessità e desiderio d’integrazione. Ne è un esempio Francesca Mahawasala che ci accoglie alla mostra, illustrandoci e spiegandoci i vari passaggi .Quale miglior esempio di colei che rappresenta questa integrazione avvenuta e positiva. Nata a Roma, viene a vivere a Napoli con la famiglia dove cresce, studia, si integra. Dolce nello sguardo tipico del suo popolo, cingalese.E’ un operatrice sociale che collabora con queste onlus ed è l’esempio tangibile di ciò che vediamo nelle foto. Di chi -nonostante questo legame con paesi lontani e diversi- sceglie di rimanere perché qui è la loro vita,dove hanno studiato, dove hanno messo radici. Nell’arco di otto anni (2002/2010) a Napoli il numero dei residenti stranieri è cresciuto del 280,2 %. La provincia di Caserta si aggiudica il primato della provincia più africana della regione. Ragion per cui questa realtà non può essere ignorata e accantonata. E’ parte di noi! Perchè dovremmo privarli di ciò, noi popolo di santi, poeti, navigatori ed EMIGRANTI?? La diversità è ricchezza, sempre. Lavoro, tradizioni, arti culinarie, artigianato, cultura, musica sono elementi di fusione. Questo è lo spirito di questa mostra: avvicinare, sensibilizzare verso questa tematica sempre attuale. Le foto sono del partenopeo freelance Eduardo Castaldo, uno dei più stimati e conosciuti fotografi indipendenti italiani .Balzato alla fama nel 2007 con un reportage sull’emergenza rifiuti in Campania, successivamente si sposta in Medio Oriente seguendo con i suoi scatti questa complessa realtà le cui vicende sono sempre tristemente attuali. Immortalando l’evoluzione della primavera araba e i conflitti israelo-palestinese.I suoi lavori hanno avuti riconoscimenti prestigiosi quali:World Press Photo nel 2012,KualaLampur International Phograpghy Awards etc. Pubblicati su testate di rilievo mondiale quali: Time, le Monde, Der Spiegel, El Pais, L’Espresso,etc. Mostre personali delle sue opere ci sono state a Ramallah, Nablus, Gerusalemme, Amman, Il Cairo, Amsterdam, Roma, Perugia. Molte scuole medie e superiori hanno fatto visita alla mostra, con momenti di dibattito e confronto. Ancor prima che venisse spiegato ai ragazzi, si chiedeva cosa percepivano loro guardando le foto.Diverse le risposte, arricchite dalle spiegazioni; hanno lasciato di sicuro nei ragazzi tracce di una conoscenza che ognuno di loro elaborerà. Nell’ambito della mostra,vi è stato sabato 8 novembre la premiazione del primo premio del concorso fotografico “Scatti d’ intercultura”; iniziativa del Servizio regionale di mediazione culturale-Yalla,vinto da Alessia Massa. photo Angela Garofalo 0 0 Voto Vota Articolo Accedi o iscriviti tramite Social Networks Iscriviti Connettiti con Autorizzo a creare un account Quando accedi per la prima volta utilizzando un pulsante di accesso social, raccogliamo le informazioni del profilo pubblico del tuo account condivise dal provider di accesso social, in base alle tue impostazioni sulla privacy. Otteniamo anche il tuo indirizzo email per creare automaticamente un account per te nel nostro sito web. 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