Avatar – L’angolo del Nerd e dell’Otaku

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Nel mondo esistono quattro nazioni da sempre in armonia. Il Regno della Terra, la Nazione del Fuoco, i Nomadi dell’Aria e le Tribù dell’Acqua. Ognuna delle nazioni possiede una certo numero di Dominatori, uomini e donne in grado di usare l’energia magica per controllare uno degli elementi.

Per mantenere la pace, i Nomadi dell’Aria addestrano l’Avatar, una persona in grado di controllare tutti e quattro gli elementi. Approfittando della morte prematura dell’ultimo Avatar, la Nazione del Fuoco si muove per conquistare l’intero pianeta. Cent’anni dopo, la Nazione del Fuoco ha praticamente completato il suo piano di conquista.

Un giorno due fratelli delle Tribù dell’Acqua, Katara e Sokka, si imbattono in un iceberg con un ragazzino imprigionato all’interno. Lo liberano scoprendo che si tratta di Aang, l’ultimo Dominatore dell’Aria ancora vivo e, cosa più importante, che egli è anche l’ultimo Avatar, vale a dire l’unico in grado di riportare la pace nel mondo.

 Avatar: Concezione e sviluppo

La serie, creata da Michael Dante Di Martino e Bryan Konietzo, uscì in America dal febbraio 2005 al Luglio 2009 per la rete televisiva Nicklodeon, fu da subito un grande successo. La media fu infatti di circa tre milioni di spettatori per episodio, ottenendo pualsi anche dalla critica che la definì la miglior serie animata di tutti i tempi.

Di Martino e Konietzo hanno sempre dichiarato che l’idea nacque quasi per caso. Konietzo aveva preso un vecchio schizzo di uomo calvo e l’aveva ridisegnato come un ragazzino di dodici anni. Di Martino, che stava guardando un documentario sella spedizione Endurance (attraversare il Polo sud), vide il disegno si immaginò il ragazzino intrappolato nel ghiaccio.

Buttarono giù alcune idee e bozze. Inizialmente doveva essere una sorta di viaggio in un futuro distopico poi, ispirandosi alle filosofie orientali, cinesi in particolare, crearono le basi del mando di Avatar. Non a caso tutte e quattro le Nazioni sono ispirati a popolazioni asiatiche e lo stile grafico riprende i film di Hayao Miyazaki.

La serie fu presentata al pubblico in un teaser trailer al Comic on del 2004 e ha debuttato il 21 febbraio 2005. In un’intervista, Konietzko ha dichiarato: “Mike ed io eravamo veramente interessati ad altre epiche proprietà di “Legends & Lore”, come Harry Potter o il Signore degli Anelli, ma sapevamo che volevamo adottare un approccio diverso a quel tipo di genere.

Il nostro amore per gli anime giapponesi, l’azione di Hong Kong e il cinema kung fu, lo yoga e le filosofie orientali ci hanno portato all’ispirazione iniziale di Avatar La serie è composta da sessantuno episodi, suddivisi in tre stagioni. Ogni stagione della serie è conosciuta come un libro, in cui ogni episodio viene denominato capitolo.”

Ogni libro prende il nome da uno degli elementi che Aang, il protagonista, deve padroneggiare: acqua, terra e fuoco. Oltre ovviamente all’Aria. Un viaggio di formazione, amicizia. Ma, contrariamente a quanto si possa immaginare, la serie presenta tematiche tutt’altro che adatte ad un pubblico non adulto.

Tematiche

La Nazione del Fuoco applica concetti di purezza della razza, superiorità del più forte e genocidio delle razze inferiori. Esemplificative le puntate in cui Aang e compagni scoprono che ai bambini della Nazione del Fuoco viene fatto il lavaggio del cervello. Ma gli autori hanno voluto anche mostrare la brutalità derivante dal potere o della sete di vendetta.

Il Regno della Terra ad esempio, con la scusa della guerra, ha vietato completamente ogni tipo di libertà. Niente buoni o cattivi tagliati con l’accetta, ma un mondo distrutto da cent’anni di guerra dove c’è si un “cattivo” evidente ma anche chi ha approfittato di questo cattivo per accumulare potere.

Successo

Il successo di Avatar è stato tale da aver generato un sequel “La Leggendo di Korra”, un mediocre film intitolato “L’ultimo dominatore dell’Aria” (il regista Shyamalan inoltre dimostrando di non conoscere l’opera cambiò il titolo temendo una denuncia da James Cameron per il film Avatar, ignorando che la serie fosse uscita quattro anni prima).

Logo Netflix

Inoltre la serie è stata inserita sulla piattaforma Netflix diventando la terza serie più vista. La stessa Netflix ha deciso di produrre un remake Live Action, anche se Di Martino e Konietzo hanno lasciato la produzione per divergenze artistiche. la serie dovrebbe vedere la luce alla fine del 2023.

Avatar

Leggi anche: Kim Possible – L’angolo del Nerd e dell’Otaku

 

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