L’angolo del Nerd e dell’Otaku – Saiyuki

Genjo Sanzo è un monaco buddista molto sui generis: fuma, gioca d’azzardo e, in generale, dichiara apertamente di non seguire gli insegnamenti di Buddha. A costui viene affidata una missione: recarsi ad Ovest per fermare gli esperimenti volti a resuscitare il Re Demone Gyumaoh. Tali esperimenti, inoltre, hanno trasformato i demoni in bestie assetate di sangue. Ad accompagnare Sanzo ci sono tre suoi vecchi compagni: Son Goku, un ragazzo di 18 anni definito “eretico”, il mezzo demone Sha Gojyo e l’umano mutato Cho Hakkai.

Il manga, disegnato da Kazuya Minekura, è ispirato al più noto romanzo della storia orientale: Viaggio in Occidente. Il romanzo è così famoso che ha è servito come fonte d’ispirazione per innumerevoli film, romanzi, fumetti e manga. Son Goku di Dragon Ball, gli anime Starzinger o The Monkey per citarne alcuni.

L’Opera Sayuki, attualmente in prosecuzione, ha dato vita a: cinque serie manga, altrettante trasposizioni anime (anche se le ultime due sono dei rifacimenti delle prime), tre film e due OAV (trasposizioni uscite per il solo mercato home video). Uno dei kanji (banalmente, un simbolo dell’alfabeto giapponese) che la Minekura usa per scrivere Saiyuki (最遊記) è diverso da quello usato per Viaggio in Occidente (西遊記). Infatti è un gioco di parole che può essere tradotto come “La leggenda del Demone dell’Illusione” (titolo con cui l’opera è nota in Italia). Ma anche come “La scimmia intelligente”.

Nel romanzo Son Goku è descritto come il Re Scimmia. Nel manga Goku, è il classico ragazzo anime. Buono di cuore, forte ma molto ingenuo, viene spesso apostrofato da Sanzo e compagni come “Stupida scimmia”.

Il manga segue lo stile tipico dell’autrice, sia come scrittrice che disegnatrice: non si ottiene niente senza cicatrici o sacrificio, ma con la forza interiore o la volontà si può arrivare ovunque.

Il suo stile con il tempo non è cambiato, rimane uguale in tutti i suoi lavori. È infatti molto caratteristico e i suoi personaggi tendono ad essere magri e ben definiti, con una attenzione particolare all’anatomia. Il collo è molto accentuato e le figure sono esili e con accenni ai muscoli. Le figure maschili tendono ad essere molto audaci, mentre quelle femminili hanno caratteri che tendono a dar loro un aspetto androgino.

Kazuya inoltre ha affermato che ha trovato molta difficoltà le prime volte che dovette disegnare gli occhi di Sanzo (Gensomaden Saiyuki), poiché le risultavano alquanto afflosciati.

Curiosità: nel romanzo, ad accompagnare il Monaco e il Re scimmia, ci sono anche un kappa (demone acquatico giapponese) e un maiale antropomorfo. Goyjo, per il suo essere don Giovanni, è definito “Kappa pervertito”; Hakkai, che nel romanzo si autodefinisce “stupido, pigro e perdigiorno”, affronta ogni situazione con un sorriso ed un atteggiamento simile al menefreghismo assoluto


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