One Piece Live action – L’angolo del Nerd e dell’Otaku –

Il Re dei Pirati, Gold Roger, che sta per essere giustiziato per i suoi crimini contro il Governo. Prima di morire il pirata, per nulla spaventato (anzi divertito), urla alla folla sotto al patibolo “Volete sapere dov’è il mio tesoro? Prendete la via del mare. Il mio tesoro è vostro se volete”.

Vent’anni dopo, un giovane pirata, Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le capacità della gomma, si mette in viaggio per mare per trovare il One Piece e diventare così il nuovo Re dei Pirati. Nel suo viaggio incontrerà quelli che saranno i suoi compagni di avventure.

Un prodotto fresco e che rinfresca

Non devo essere certo io a far conoscere One Piece al grande pubblico. Fino all’uscita di Demon Slayer, il 15 Febbraio 2016, il numero uno del manga disegnato e scritto da Eichiro Oda, aveva il record di copie vendute. Inoltre l’anime, arrivato attualmente all’episodio 1081, è comunque un prodotto godibile.

Allora cosa possiede One Piece Live action in più rispetto a manga ed anime? Innanzitutto la ventata di freschezza. I fan più accaniti, compreso chi scrive, non hanno mai abbandonato, ma la quantità di materiale da leggere e/o da visionare è tale da scoraggiare qualsiasi nuovo lettore.

Questo adattamento Netflix si rivolge soprattutto a chi voleva conoscere il manga e centra appieno il bersaglio. I fan si divertiranno a riconoscere i personaggi amati, mentri i neofiti si godono un bel prodotto. Perché One Piece è bello. La serie semplicemente funziona, nonostante la possibilità di mancare il bersaglio fosse alta.

One Piece è una carnevalata

Dopo le orrende trasposizioni live action di Full Metal Alchemist, Death Note e simili, le paure erano alte. Ma, complice il coinvolgimento dell’autore, tutte le paure sono state fugate. Anzi, sono state confermate ma poi trasformate in punti di forza. I costumi, le armi, le scenografie, le situazione sono finte, ma tutto funziona.

One Piece Live action

Perché, anziché cercare di rendere realistico l’universo del manga, si è scelto di trasporlo per filo e per segno. In questo modo il mondo accompagna alla perfezione tutte quelle situazioni che altrimenti avrebbero stonato e non poco. E il risultato è bellissimo e spettacolare.

Se a qualcuno sembra una performance di Cosplayer, è perché lo sembra. I costumi dei personaggi sono ormai così riconoscibili da essere iconici, ma nessuno sembra finto. Non siamo di fronte ad un prodotto Asylum, ma ad un’operazione ben pensata e soprattutto ben realizzata.

Produzione

Nel luglio 2017, Hiroyuki Nakano annunciò che le case di produzione Tomorrow Studios e Shueisha (la casa editrice del manga) avrebbero iniziato la produzione di un adattamento televisivo in live actioni del manga One Piece, come parte delle celebrazioni per il 20º anniversario della serie.

Nel gennaio 2020, Oda ha reso noto che la serie aveva ricevuto l’ordine di produzione da Netflix, con una prima stagione composta da dieci episodi. Nel settembre 2021 è stato diffuso il primo logo della serie. Nello stesso mese è stato riportato che Marc Jobst avrebbe diretto l’episodio pilota.

Perché guardare One Piece?

Da diverso tempo, complice l’assurda moda di essere “inclusivi”, è diventata una moda cambiare l’etnia dei personaggi (capolavoro raggiunto con Wesker nella serie TV Resident Evil, quando un personaggio bianco e razzista è stato trasformato in un afroamericano). E qui non è successo.

One Piece s’è n’è frega di tutto e tutti. E mette in scena una storia dove dei ragazzi fanno le cosa perché vogliono farle, alla faccia di tutto e tutti. Niente politica, niente pensieri profondi. Rufy fa le cose perché vuole farle. E in quest’epoca dove si legge sempre e solo fra le righe è tanto di guadagnato.

In Conclusione

Un fan di One Piece deve guardare la serie perché è estremamente fedele al mana. Un neofita la deve vedere semplicemente perché è bella. Inoltre, se il livello qualitativo verrà mantenuto anche nelle stagioni successive, allora vorrà dire che ci sono ancora persone che sano adattare bene un’opera.

Ho detto “Stagioni successive”? Sì, perché, due settimane dopo la messa in onda della serie, è arrivata la conferma per una seconda stagione. E, per la gioia dei fan, è arrivata la conferma di un pezzo da novanta. Infatti l’attrice Jamie Lee Curtis prenderà parte allo Show.

Leggi anche: Devil May Cry – L’angolo del Nerd e dell’Otaku


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