E’ indiscutibile l’importanza di bere acqua ed è altrettanto fondamentale sapere quale acqua scegliere.Partiamo da una distinzione fondamentale tra acqua potabile di rubinetto e acqua minerale naturale.
Nel primo caso parliamo dell’acqua normalmente erogata dall’acquedotto che prevalentemente proviene da acqua superficiale ed è trattata prima di arrivare nelle nostre case con varie metodologie, di solito la clorazione.Le acque minerali naturali, invece, sono tutte quelle acque frizzanti o meno, che sgorgano da falde o giacimenti incontaminati e profondi e che sono batteriologicamente pure, pertanto vengono imbottigliate tal quale e sottoposte a periodici controlli chimici e microbiologici.
Le acque potabili o di rubinetto possono variare nella composizione minerale e essere oligominerali o anche mediamente mineralizzate.
Acque imbottigliate, come leggere le etichette
Le acque imbottigliate sono varie, vediamo insieme alcune caratteristiche e come leggere le etichette per sfruttarne al meglio le proprietà.Le differenze delle acque minerali riguardano soprattutto il residuo fisso ovvero la quantità di minerali, sali e oligoelementi, che restano quando un litro di acqua viene sottoposta ad evaporazione a 180°C; in base al residuo fisso le acque vengono classificate in:
- minimamente mineralizzata: fino a 50 mg/L
- oligominerale: tra 50 e 500 mg/L
- mediamente mineralizzata: tra 500 e 1500 mg/L
- ricca di sali minerali : oltre 1500 mg/L
Sulle etichette delle acque imbottigliate si trovano di solito questi elementi:
- residuo fisso, che determina la classificazione che abbiamo visto;
- sali minerali presenti nell’acqua e la loro percentuale in bottiglia.
- pH per stabilire l’acidità,
- temperatura di imbottigliamento,
- durezza, connessa al contenuto di calcio e magnesio.
Leggere le quantità di minerali presenti sulle etichette dà la possibilità di conoscere le caratteristiche e il tipo di acqua più adatto a ciascuno di noi.
Ecco qualche esempio: Le acque ricche di calcio (calciche), hanno una quantità superiore a 150mg/l e sono consigliate a chi ne è carente o in particolari stati fisiologici della donna come la gravidanza e l’allattamento o anche negli anziani colpiti da osteopenia o osteoporosi.Le acque a basso contenuto di sodio (meno di 20mg/l) invece, sono consigliate nelle diete dimagranti e per chi soffre di pressione alta.
Sono anche ideali per favorire il drenaggio e la diuresi.Interessanti sono le acque medio minerali ricche quindi in calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato, per coloro che fanno sport, per reintegrare i minerali persi con la sudorazione durante l’attività sportiva.
Esistono poi le acque solfate adatte per chi soffre di disturbi gastrointestinali e stitichezza e le ferrate per chi ha una costante anemia o soffre di ipertiroidismo.
La lettura dell’etichetta è fondamentale soprattutto per i nitrati e nitriti che devono essere minimi o meglio ancora assenti, soprattutto per le acque destinate alle gestanti e ai bambini.
Una delle cose fondamentali per mantenere intatte le proprietà delle acque in bottiglia è la conservazione, in particolare occore evitare che le bottiglie siano vicino a fonti di calore o siano “colpite” da luce diretta; consiglio anche di acquistare in negozi che abbiano la stessa attenzione.Per mantenere intatte le proprietà dell’acqua il mio consiglio è di richiudere bene la bottiglia dopo l’apertura.
Evitare anche di mescere l’acqua in caraffe per evitare che perda le proprietà originali, soprattutto da un punto di vista igienico.