Lo stretching: Falsi miti ed esercizi.

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Oggi 6 Aprile, nella Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, istituita nel 2013 dall’ONU al fine di evidenziare l’importanza della pratica sportiva anche per la difesa della salute fisica e mentale, la Redazione del Pragma Magazine ha intervistato il Dr. Aniello Celotto ed il Dr. Angelo Mascolo presso lo Studio Sport Health – Fisioterapia & Riabilitazione di Castellammare di Stabia

I Dottori Celotto e Mascolo, con competenza e professionalità, hanno sottolineato l’importanza della pratica dello stretching e, a tal proposito, hanno sfatato alcuni falsi miti.

Perchè è importante fare stretching?

Uno dei ruoli principali dello stretching e’ di migliorare e conservare la mobilita’ delle articolazioni, riducendo le rigidità muscolari a vantaggio della performance e del gesto atletico e di conseguenza la probabilità di infortunio

Lo stretching è consigliato prima, dopo o durante l’attività sportiva?

Ci sono pareri discordanti in merito. Noi riteniamo che lo stretching sia controindicato prima di una gara/alleanamento perche l’atleta ha bisogno di aumentare e non abbassare il tono muscolare (condizione provocata dallo stretching). Dopo la gara/allenamento sara’ ugualmente controproducente in quanto i microtraumi muscolari che si creano dopo uno sforzo, potrebbero essere peggiorati dell’allungamento delle fibre muscolari. Consigliamo quindi di praticare 2/3 sedute dedicate a settimana di stretching, lontano dallo sforzo fisico, servendosi della consulenza di un professionista del settore che potra’ insegnare delle autoposture di allungamento all’atleta che potranno essere effettuate anche comodamente a casa.

Per un runner quanto conta lo stretching?

Conta tantissimo. La corsa e’ uno sport che sollecita molto le articolazioni, i tendini e, col passare del tempo, tende ad accorciare la muscolatura. Una muscolatura flessibile, elastica quindi riduce di non poco il pericolo di infortuni e aumenta la performance

C’è differenza di applicazione tra un runner amatoriale ed uno professionista?

Oggi, possiamo affermare, che la maggior parte degli amatori si allenano con una frequenza e intensita’ quasi vicine al professionismo. Per cio’ che concerne lo stretching non ci sono sostanziali differenze le quali, saranno invece nette per altri fattori dei quali non parliamo ora.

Quanto appena detto, vale solo per la corsa o anche per gli altri sport?

Lo stretching è fondamentale in tutti gli sport. Sì, quanto detto vale anche per gli altri sport

Quali sono o possono essere le conseguenze di un mancato stretching o fatto in maniera errata?

Le conseguenze potrebbero essere l’insorgenza di infortuni muscolari (stiramenti, contratture…), tendinei (tendinite achilleo, infiammazione bandelletta ileo tibiale….) e articolari (infiammazioni cartilaginee) che costringerebbero l’atleta all’astensione più o meno lunga dalla pratica sportiva.

Quali sono gli esercizi base da effettuare? Quali consiglieresti ad un runner amatoriale?

Come già detto precedentemente consigliamo la pratica di 2/3 sedute dedicate di stretching a settimana mediante autoposture o direttamente in un centro specializzato. Prima della gara/allenamento sara’ utile effettuare esercizi di mobilizzazione delle articolazioni (anca, ginocchia, caviglie). Dopo lo sforzo fisico invece la pratica di un lavoro aerobico (camminata o corsa blanda) per facilitare il recupero.

 

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