Il Napoli di Sarri ancora non c’è. Ecco i più e i meno


Il Napoli di Sarri alla prima di campionato incontra una delle peggiori formazioni possibili, il Sassuolo. Eppure si era incanalata bene …

Sarri nel post partita è stato molto lucido, a parere di chi scrive, e dice bene quando analizzando il match dichiara che ci sarebbe stato più un vantaggio del Sassuolo al primo tempo che al secondo. Sarri sa cosa fare, ma proviamo ad analizzare il match ad un giorno di distanza.

Sinceramente abbiamo assistito ad una partita brutta dove le uniche palle gol nitide sono state parate da Reina, mentre i tre gol sono arrivati in maniera fortuita con errori della difese e con gli attacchi pronti.  Pronti e via, capitan Hamsik si mete in mostra con il gol. Molto bella la sua prestazione rapportata al periodo buio dello scorso anno. E’ chiaro che può far di più, ma sembra che abbia interpretato bene il ruolo di capitano e di quel famoso 101% di Sarri.

Altra nota positiva è sicuramente quella di Reina, miracoloso un paio di volte al primo tempo, mentre può ben poco sui due gol. Cerca di tenere la difesa alta, è una sicurezza per tutti, ma ad oggi non basta. Non basta perchè Albiol, che è comunque in miglioramento rispetto allo scorso anno, rinvia in malo modo sul primo gol: di testa la palla a scuola calcio ti insegnano di rinviarla lateralmente, evidentemente in Spagna non è così o almeno nel Napoli non ci sono gli Iniesta o Xavi pronti a risolverti il problema. Sul secondo gol è sfortunato, quando devia il pallone aggiustando il cross dell’avversario, ma onestamente lui e Chiriches si son fatti trovare impreparati. Un pò come succedeva lo scorso anno. Chiriches leggermente spaesato ma sembra avere il carattere di chi può reggere l’urto. Bisogna attendere.

Hysaj a sinistra è sembrato davvero spaesato, sinceramente. Chissà se è stato un caso, ma ieri sembrava avere solo il destro che sulla fascia sinistra non è il massimo da utilizzare. Sull’altra fascia Maggio è stato praticamente nullo.

A centrocampo Lopez non è dinamico, ma questo lo sanno anche i muri, e quel ruolo non può proprio svolgerlo, ma se mancano gli elementi qualcuno dovrà pur giocare. Valdifiori non è stato decisivo, ma forse il poco movimento in attacco non lo hanno aiutato.

In attacco, le cose non sono andate a parere di chi scrive per una questione di condizione e di campo non ideale. Insigne, Mertens e Higuain sanno fare ben altro, ma tra meccanismi da rivedere e condizione da migliorare siamo ancora ben lontani dai momenti spumeggianti che possono regalare al calcio italiano.

Concordiamo a pieno con Sarri sul fatto che la FIFA e la UEFA dovrebbero consentire maggiori recuperi ai campionissimi come Higuain, ma ieri sera mister Sarri poteva anche schierare Gabbiadini dal primo minuto, che invece sembra essere stato sacrificato per una questione di priorità e di equilibrio nello spogliatoio. E’ chiaro che il recupero della forma del Pipita Higain è condizione necessaria per vedere il miglior Napoli, ma è pur vero che ci saremmo aspettati il Gabbio in coppia con l’argentino nel finale o comunque schierato qualche minuto prima. Il Napoli sembrava sul momento di passare in vantaggio, ma mancavano le forze – è pur sempre la prima di campionato – e forse un attaccante in più in area avrebbe potuto fare qualcosa contro i reparti strettissimi del Sassuolo di Eusebio Di Francesco.

In effetti, la squadra del Napoli dopo il primo quarto d’ora si è allungata e non ha avuto la forza di riprendersi. C’è da dire che il Sassuolo ha giocato l’ultima mezz’ora del primo tempo in maniera sfavillante e con schemi ultra oleati che affondavano nella tenera difesa napoletana senza alcuna difficoltà: un pò di fortuna e super Reina non hanno fatto capitolare il Napoli.

Il risultato non sorride al Napoli, ma la forza e la lucidità di Sarri e alcuni elementi in crescita lasciano ben sperare per il prossimo futuro.

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