Film al cinema Il sol dell’avvenire, trama e recensione

Giovanni (Nanni Moretti) è un regista che non ha alcuna fiducia nel futuro pur avendo nel cassetto una sceneggiatura da produrre con la moglie Paola (Margherita Buy). Si tratta di una storia ambientata nel 1956 che analizza le conseguenze dell’invasione russa a Budapest dovuta alla rivoluzione ungherese sul PCI e sulla sezione del partito di Quarticciolo di cui fanno parte Ennio (Silvio Orlando) e Vera (Barbara Bobulova). Come se non bastasse Paola vorrebbe separarsi dal marito e pensa a puntare su un giovane regista, le lusinghe di Neflix incombono e la figlia di Giovanni (Valentina Romani) vuole unirsi in matrimonio con un uomo anziano. La vita del regista si intreccerà ad un certo punto con il suo film e i due piani si influenzeranno a vicenda.

Il sol dell’avvenire, recensione

Diciamo subito che il ritorno di Nanni Moretti, ad un anno da quel “Tre piani” (che abbiamo recensito qui) che ci aveva colpito in negativo per l’assenza della cifra stilistica morettiana e della solita prospettiva originale e sorprendente, è estremamente positivo. Lo è a livello di resa artistica e anche a livello di incassi, per aver raccolto in pochi giorni quasi un milione di euro secondo solo a “Super Mario Bros – Il film”. E c’è da tenere conto che non stiamo parlando di un autore o di un genere estremamente popolare e mainstream, soprattutto al cospetto di altri film in sala come “La casa – Il risveglio del male” e “Air – La storia del grande salto”.

Ancora una volta la musica e in special modo la forma canzone che allevia il male di vivere assume un ruolo centrale nel cinema di Nanni Moretti, che qui si lascia andare nuovamente a ruota libera come una volta nell’esprimere la sua visione delle cose e le sue invettive contro ciò che non gli piace. Il suo Giovanni canta per farsi spazio in un mondo confuso e che non sente più suo, per non arrendersi e rimettersi in moto e tornare ad andare controcorrente anche se non si sa se questo sortirà qualche effetto.

C’è innanzitutto il ritorno del Moretti migliore, che ci mancava da un po’ e che arriva con un film di tutto rispetto a concorrere al prossimo festival di Cannes. Il resto lo fanno l’intesa perfetta e già nota con Margherita Buy e Silvio Orlando e anche l’ottima prova di Valentina Romani, Michele Eburnea e Blu Yoshimi (che danno vita ad un altro film musicale presente nella mente del protagonista). Auspichiamo che si tratti davvero di un punto di ripartenza dell’opera morettiana, che il pubblico accorso al cinema ha già dimostrato di apprezzare ampiamente

“Il sol dell’avvenire” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 20 aprile 2023.


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